Facebook crolla in borsa

Crollano le azioni Facebook a Wall Street. Il titolo del gruppo guidato da Mark Zuckerberg, dopo il tonfo a -5% in avvio, peggiora ancora perdendo il 7,5% per poi chiudere gli scambi in ribasso del 6,77% a 172,5 dollari. A provocare il crollo sono state le rivelazioni sul caso che coinvolge Cambridge Analytyca, la società che avrebbe acquisito e utilizzato dati personali di 50 milioni di utenti del social senza autorizzazioni all’inizio del 2014. Le informazioni sarebbero servite per delineare il profilo di decine di milioni statunitensi e inviare loro inserzioni di carattere politico personalizzate.

LA DIFESA DI CAMBRIDGE ANALYTICA- Cambridge Analytica si difende così: “Abbiamo eliminato i dati raccolti illegalmente da un’altra società. I dati non sono stati usati per la campagna di Trump. E non abbiamo lavorato sul referendum per la Brexit“.

In una nota, l’azienda afferma di aver “ricevuto dati Facebook e elementi derivati dai dati da un’altra compagnia, la Gsr, a cui ci eravamo rivolti in buona fede per ottenere dati a scopo di ricerca. Quando è apparso chiaro che Gsr aveva violato il suo contratto con Cambridge Analytica perché non aveva rispettato le norme relative alla protezione dei dati, Cambridge Analytica in collaborazione con Facebook ha eliminato tutti i dati”.

L’azienda ha collaborato con la campagna di Donald Trump nel 2016. “Questi dati relativi a Facebook non sono stati utilizzati da Cambridge Analytica nei servizi forniti alla campagna presidenziale di Donald Trump. E per questo cliente non sono state attuate campagne con inserzioni dirette ai singoli utenti. La compagnia lo ha chiarito sin dal 2016”, prosegue la società, che contesta le ricostruzioni proposte da New York Times, Guardian e Channel 4 News.

Le testate avrebbero ignorato le risposte della compagnia alle domande inoltrate. “La loro fonte (Christopher Wylie, ndr) è un ex contractor -non un fondatore come è stato detto- che se n’è andato nel 2014 e che, attraverso le sue parole, offre una rappresentazione non corretta di se stesso e della compagnia”. “Cambridge Analytica e le sue società affiliate lavorano con brand commerciali e soggetti politici mainstream nell’ambito di elezioni democratiche”, prosegue il comunicato, in cui si esclude ogni coinvolgimento in campagne relative al referendum che ha decretato la Brexit. “Non abbiamo lavorato sul referendum per la Brexit nel Regno Unito”. ADNKRONOS