Gli effetti della legge Fornero continuano a vedersi chiaramente sulla pelle degli italiani, come ha raccontato un disoccupato di 62 anni ospite di Tagadà su La7. Il signor Mauro Nosenza non ha più un lavoro da quattro anni, ma ha 39 anni di contributi più uno di Naspi. È stato responsabile commerciale per una multinazionale straniera, aveva un contratto da quadro e vari benefit, tra cui l’auto aziendale e uno stipendio da 2500 euro netti, più bonus e quattordicesima. Sta cercando lavoro nel settore commerciale. Intanto fa lavoretti come giardiniere e muratore per gli amici. Da tre anni non è coperto da nessun tipo di ammortizzatore sociale. Nel 2017 ha guadagnato circa 2mila euro, in nero ovviamente. Con le leggi attuali andrebbe in pensione nel 2023. E’ separato con due figli ma, vista la situazione, la moglie gli permette di non pagare gli alimenti.
In collegamento esterno c’è proprio l’ex ministro Elsa Fornero: “Quella che mi ha cambiato la vita”. Nel suo intervento accorato, il signor Nosenza a un certo punto trova il coraggio di ribattere: “Lei signora Fornero ha sbagliato tutto, e glielo posso dimostrare con i dati… Il futuro è finito, lavoro per il presente… domani non lo so, il dottore mi ha detto di non usare le mani perché infiammate, allora che devo fare? Morire?”. Il signor Nosenza si sente depredato dallo Stato e della regione Piemonte, che non gli ha concesso la cassa integrazione in deroga. Il suo stato d’animo diventa presto rancore e arriva a sfogarsi con un clamoroso gesto dell’ombrello e l’urlo: “Rivoluzione!”.