Errani sulla graticola: Indagato su inchiesta Terremerse.

BOLOGNA, 16 Mar – Vasco Errani avrebbe nascosto informazioni alla Procura di Bologna, fornendole dettagli inesatti. Lo avrebbe fatto per aiutare il fratello Giovanni, indagato per truffa per un finanziamento da un milione alla Coop di cui era titolare. Al presidente della Conferenza delle Regioni, al terzo mandato alla guida della Regione Emilia-Romagna, è stato notificato un avviso di fine indagini per falsità ideologica in atto pubblico. “Non ho commesso alcun reato. Chi mi conosce sa che sono una persona onesta. Non ho mai favorito nessuno, tantomeno potrei aver favorito mio fratello”, si è difeso, ribadendo la “piena stima e fiducia nella magistratura”. Numerosi i messaggi di sostegno. Il riserbo della Procura sulla vicenda è assoluto. L’inchiesta è del pm Antonella Scandellari, nata a fine 2009 dopo un articolo de ‘Il Giornale’. Si è chiusa in mattinata con la Guardia di Finanza che ha notificato nove avvisi, che di solito preludono alla richiesta di giudizio.

Truffa aggravata ai danni di ente pubblico e falso per Giovanni Errani, fino a gennaio 2010 responsabile della coop agricola Terremerse di Bagnacavallo (Ravenna), che nel 2005 doveva costruire uno stabilimento vinicolo a Imola. Per l’accusa i documenti per ottenere risorse per farlo furono presentati dichiarando lavori completati, requisito fondamentale, quando invece non lo erano. Indagati in concorso ci sono il progettista e il direttore dei lavori: a loro e a Giovanni Errani sono stati sequestrati beni per un milione di euro, la somma equivalente al finanziamento. L’avviso è arrivato anche agli attuali responsabili delle società e ad un collaboratore dell’ufficio aiuti alle Imprese della Regione. Il reato ipotizzato nei confronti del presidente dell’ Emilia-Romagna e dei due dirigenti della Regione, Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, è successivo.

Ed è legato ad una lettera, con relazione, che il presidente indirizzò alla Procura dopo l’attacco del quotidiano, per fare chiarezza sulla correttezza dell’operato dell’amministrazione. Per gli investigatori, però, lo scopo era occultare che l’intervento per il quale Terremerse aveva richiesto il contributo non era stato completato entro il termine. In quanto fratello, non risponde di favoreggiamento personale, contestato invece ai dirigenti. A chi gli è vicino Errani ha confidato la propria amarezza. Ai cronisti ha ripetuto la “piena e consapevole convinzione della correttezza dell’operato”, suo e dell’amministrazione. E si è detto “certo” che “nel corso del procedimento emergerà con chiarezza questa verità”. Molte le parole di stima e fiducia. Il sindaco di Bologna Virginio Merola non ha “alcun dubbio sulla sua innocenza”. Così come “pieno sostegno” è stato espresso dai parlamentari del Pd in regione. La sua “capacità e onestà” è stata sottolineate da Gianluca Galletti, vicepresidente dei deputati dell’Udc, in corsa alle ultime regionali. Fuori dal coro solo Luigi Villani, capogruppo Pdl in Regione: “Avevamo ragione a chiedere la commissione d’inchiesta. Se arriva il rinvio a giudizio, valuti le dimissioni”.