Il raid di Macerata è “un attacco razzista, non diverso da episodi di attacchi a moschee luoghi legati alla religione islamica. Abbiamo visto quanto accaduto in Myanmar. Dinanzi a questi episodi è obbligatorio mostrare una reazione decisa”. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Istanbul prima di partire per Roma interviene a gamba tesa sul raid compiuto da Luca Traini.
Nell’agenda dell’incontro con papa Francesco vi è anche l’aumento di islamofobia e razzismo in Europa: “Quanto avvenuto a Macerata – ha affermato Erdogan -mostra la grandezza di questo problema. L’attacco di ieri, che ha preso di mira degli stranieri, mostra quanto grande sia diventata la minaccia della xenofobia. Non c’è differenza tra gli attacchi di un’organizzazione terroristica e attacchi razzisti di questo genere. In questa situazione si deve prendere una posizione decisa”.
“Per Erdogan quello che è successo a Macerata è un attacco razzista contro l’Islam. Il presidente turco è un bieco incantatore di serpenti. Finora gli unici che hanno sparato e ucciso in Europa in nome della religione sono i terroristi islamici. Il governo e il Presidente della Repubblica pretendano le scuse dal nuovo sultano turco”, ha tuonato in una nota la presidente di Fratelli d’Italia e candidata premier, Giorgia Meloni.
Chi? Quelli che coprirono le statue per non urtare la suscettibilità degli ayatollah? Se aspettiamo qualcosa di decente da quelli, buonanotte.