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“Abbiamo agganciato la ripresa” ma non dobbiamo pensare che “abbia risolto i problemi, sanato le ferite e le difficoltà. Dobbiamo guardare in faccia al disagio che c’è nella nostra società”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, intervenendo alla convention di +Europa.
“Se ci ipnotizziamo – ha proseguito – di fronte ai risultati macroeconomici, chiudiamo gli occhi verso il disagio e non avremo grandi manifestazioni di piazza e autunni caldi, avremo la chiusura, il nazionalismo, ilrazzismo, il rifiuto del diverso, cose che non possiamo accettare e tollerare”.
“Talvolta – ha sottolineato Gentiloni – ci facciamo irretire dai nostri stessi numeri che giustamente rivendichiamo a condizione però che ci rendiamo conto che si tratta di premesse per fare cose che dobbiamo ancora fare, non è un risultato conseguito eche risolve i nostri problemi. Dobbiamo guardare in faccia al problema dell’esclusione sociale. Questa ripresa senza precedenti, questa crescita economica diffusa in quasi tutte le aree economiche fondamentali del mondo non ha ridotto le diseguaglianze. Dobbiamo guardare in faccia il problema della solitudine perché in alcune aree urbane più della metà dei nuclei familiari è costituito da una sola persona e la solitudine è una delle malattie sociali contemporanee che dobbiamo affrontare con più serietà”. (askanews)