Francia, agenti carcerari: 9° giorno di protesta contro le violenze dei detenuti jihadisti

 

Divampa in tutto il paese la protesta delle guardie carcerarie: chiedono maggior sicurezza dopo le aggressioni di detenuti islamici radicalizzati .

Mentre la protesta degli agenti penitenziari monta in tutto il territorio francese, dalla Corsica arrivano notizie destinate a gettare altra benzina sul fuoco.

L’incidente è avvenuto nel carcere di Borgo, dove due guardie di sicurezza sono state assalite da un gruppo di detenuti: secondo un portavoce dell’istituto, i carcerati li avrebbero feriti alla schiena e al volto utilizzando oggetti contundenti.

“Era nell’aria – spiega Stéphane Canuti, delegato sindacale – ci avevano segnalato il rischio che accadesse, per cui eravamo già sul chi va la. Ma non si può esserlo in ogni minuto della giornata: è successo tutto molto velocemente, è stato inevitabile”.

Tra gli assalitori, uno in particolare sembra avesse attirato l’attenzione dello staff penitenziario per via della sua recente radicalizzazione.

L’episodio potrebbe aver dato il via ai violenti scontri tra la polizia antisommossa inviata a fronteggiare il personale carcerario che manifestava di fronte al penitenziario di Fleury-Merogis, che co i suoi 3800 detenuti è uno dei più grandi d’Europa

“Qui stiamo manifestando per l”insicurezza che viviamo – ha dichiarato ai media una sindacalista, immobilizzata dai reparti antisommossa – per le nostre condizioni di lavoro: vogliamo maggiori risorse e le vogliamo ora”

Proprio gli attacchi al personale in alcune carceri da parte di detenuti islamici radicalizzati, a inizio mese, hanno dato il via all’ondata di proteste, con le guardie che ora esigono maggiori garanzie.

Al momento sono oltre 100 gli istituti penitenziari coinvolti dall’ondata di proteste. Tra le richieste dei sindacati deghli agenti, oltre all’incremento di risorse e personale carcerario, c’è la separazione degli oltre 500 detenuti jihadisti dal resto della popolazione carceraria.

EURONEWS