Bologna, 14 mar – Equiparare, ai fini della fruizione dell’assegno sociale, i familiari ricongiunti (titolari del permesso di soggiorno) ai cittadini italiani a condizione che abbiano soggiornato legalmente, in via continuativa, per almeno diciannove anni, sei mesi e un giorno nel territorio nazionale e che presentino documentazione idonea a dimostrare la sussistenza nel paese di origine delle condizioni reddituali richieste, accertate da parte delle rappresentanze diplomatiche o consolari del paese stesso.
Questo il contenuto della proposta di legge, composta di un solo articolo, presentata dak consiglierw regionali dell’Emilia-Romagna Luigi Giuseppe Villani (Pdl), per chiedere una modifica al Decreto legislativo 286/98 ‘Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero’.
Secondo quanto comunica la regione Emilia-Romagna, i firmatari ritngono che ”per lo straniero ricongiunto, l’attuale sistema non garantisce, in alcun modo una certa ed adeguata valutazione anche degli eventuali redditi nel Paese di origine. Per ovviare a questa iniquita’ si propone, quale condizione per la concessione dell’assegno ai genitori dello straniero che abbiano ottenuto il ricongiungimento familiare, l’accertamento della situazione reddituale nello Stato di provenienza”.