Boldrini sessista, Di Maio e Berlusconi definiti “esempi maschili”

Quando l’ossessione per la parità di genere è finta, prima o poi ci si tradisce.

Laura Boldrini sessista. Già, perché la presidenta della Camera candidata con Liberi e Uguali, a Otto e Mezzo da Lilli Gruber, interpellata su chi preferisse tra Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi ha risposto: “Non mi estorcerà niente, sono due esempi maschili che non mi ispirano affatto”. Non due persone o due leader, dunque, ma due “esempi maschili”. E chissà cosa avrebbe detto lady Boldrinova se qualcuno si fosse riferito a lei parlando di “esempio femminile”.

Dunque, ancora sui grillini: possibile che LeU si allei con loro? “Non ci sono punti di congiunzione tra noi, che siamo di sinistra e i Cinque Stelle”, ha premesso. “Loro – aggiunge, riferendosi ai pentastellati – non vogliono fare distinzione tra destra e sinistra, per loro l’antifascismo è una categoria superata, ad esempio. Bersani vuole parlare con tutti? Anch’io, ma altro conto è allearsi”.

La femminista Boldrini, dopo essersi spesa sugli “esempi maschili”, parla anche della lettera sottoscritta anche da Catherine Deneuve, secondo la quale bisogna lasciare agli uomini il diritto di importunare il gentil sesso. La Boldrini, ovviamente, mostra tutto il suo disappunto: “La lettera di Catherine Deneuve sulla questione molestie? Sono senza parole. Un conto è essere corteggiate un altro essere importunata. Non si può e non si deve confondere questo due piani. Un conto è la galanteria un altro la molestia. Questo è un modo di strumentalizzare la vicenda”, ha concluso.

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