DOHA – Continuano a crescere le banche islamiche del Qatar che ormai hanno raggiunto il 25% dell’intero settore finanziario dell’emirato e si posizionano al terzo posto fra gli istituti di credito che rispettano la Sharia a livello globale. A ricordarlo è stato il ministro delle Finanze del Qatar, Ali Shareef Al Emadi, intervenendo alla 4a Conferenza dedicata alla Finanza islamica organizzata a Doha.
”Lo Stato del Qatar – ha detto secondo quanto riporta l’agenzia di stampa QNA – ha saputo dimostrare la sua capacità di portare avanti il suo impegno in questo campo e di sapere adempiere a tutti i suoi impegni nei confronti di altri Paesi”.
Per far continuare a far crescere la finanza islamica, ha sottolineato, servono sforzi congiunti, una maggior cooperazione e un coordinamento nel settore del sistema bancario islamico, che ha ormai raggiunto forti tassi di crescita in tutto il mondo. Molti, infatti, ha ricordato, i Paesi che si sono rivolti alla finanza islamica. A questo riguardo, ha ricordato Al Emadi citando gli ultimi dati del Fondo Monetario Internazionale, il patrimonio delle banche islamiche è passato dai 200 miliardi di dollari del 2003 ai 1,9 trilioni di dollari nel 2016. Le ultime stime, ha concluso, rivelano che la finanza islamica rappresenta il 50 % dei servizi bancari nei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo, dove la maggior parte dei cittadini preferisce servizi bancari conformi alla Sharia. ANSAMED