Ottana Energia, 40 lavoratori licenziati

NUORO, 8 GEN – Per i lavoratori della centrale elettrica di Ottana (gruppo Clivati), dal 10 gennaio partiranno 40 lettere di licenziamento. Quaranta gli esuberi su 65 dipendenti, gli altri sono stati assorbiti nell’azienda Biopower Sardegna. Oggi l’incontro in Confindustria, a Nuoro, con i rappresentanti aziendali e i sindacati Cgil Cisl Uil per l’esame congiunto della situazione e l’avvio della procedura di licenziamento per poter accedere alla Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego che ha sostituito la vecchia disoccupazione.

Un licenziamento anticipato per i 40 lavoratori: secondo un conteggio dell’Inps, la cassa integrazione ordinaria finirà il 10 gennaio e non il 18 aprile come era stato stabilito da un provvedimento approvato nell’aprile 2016.

L’unica prospettiva che rimane agli operai di Ottana Energia – chiusa il 31 dicembre 2015 per il mancato rinnovo del regime di essenzialità da parte di Terna – è la Naspi, che consentirà loro un reddito per qualche anno ancora. “E’ una sconfitta per la politica, per i sindacati, per Confindustria e per il territorio tutto – commenta Katy Contini, segretaria di categoria della Cisl – Il licenziamento era inevitabile per mettere in sicurezza i lavoratori e garantire loro un minimo reddito.

Questa è la fine dell’industria a Ottana. Abbiamo chiesto un incontro urgente con la Regione perché si pensi subito a dare un futuro a questo territorio, anche alternativo alle produzioni tradizionali”. “Nel centro Sardegna negli ultimi 20 anni sono stati persi dai 5 ai 6mila posti di lavoro nel settore industria – ricorda Sergio Zara della Cgil – Non è rimasto più niente. Regione e Governo escano dalla passività e prendano in mano la situazione. E’ necessario un intervento immediato nel Nuorese perché ora siamo arrivati al dramma”. (ANSA).