Ricerca UNEP: bottiglie e sacchetti biodegradabili sono un falso mito

BOTTIGLIE e sacchetti in plastica biodegradabile non sono meno pericolosi degli altri, perché il materiale, in realtà, si degrada difficilmente nell’ambiente, soprattutto in mare. Lo ha denunciato il capo dei ricercatori dell’UNEP, l’agenzia dell’Onu per l’ambiente, in una intervista al quotidiano britannico Guardian, in occasione dell’Assemblea Onu dell’Ambiente a Nairobi. Lo riporta repubblica.it/ambiente

La plastica biodegradabile “è piena di buone intenzioni, ma è sbagliata – ha detto al Guardian Jacqueline McGlade, che guida il team di scienziati dell’UNEP -. Tanta plastica etichettata come biodegradabile, come i sacchetti per la spesa, si dissolve soltanto a temperature di 50 gradi, il che non avviene negli oceani“. Molti oggetti inoltre, aggiunge McGlade, “non sono galleggianti, così affondano e non vengono esposti ai raggi UV, che dovrebbero dissolverli“.

Per la ricercatrice, la soluzione migliore per ridurre o eliminare l’inquinamento da plastica sono la raccolta differenziata e il riciclaggio, soprattutto nei paesi più poveri. McGlade ha spiegato che alcune delle sostanze che vengono aggiunte alla plastica per renderla biodegradabile la rendono poi più difficile da riciclare.