Torino: nuova tegola da 1,5 milioni sul bilancio del Comune

“Le colpe dei padri non ricadono sulle figlie, ma i debiti si’. E qua parliamo di una nuova tegola da un milione e mezzo di euro, sicuramente fuori bilancio, per cui le tasche dei torinesi devono ringraziare l’indebitamento cronico di Chiamparino e l’incapacità di Appendino” attaccano Augusta Montaruli e Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia, che spiegano

“La telenovela scandalosa del mercato coperto di corso Racconigi, che si trascina in un’agonia quindicinnale sotto il centrosinistra, esplode definitivamente con l’Amministrazione grillina che ha sfrattato i commercianti: ma probabilmente, nella loro proverbiale inettitudine, i cinque stelle hanno dimenticato – o finto di dimenticare – che sulla cooperativa morosa grava un mutuo ventennale di euro 1.537.888,00 (900.000 euro per rifacimento ingressi ed euro 637.888,00 per l’estinzione della parte residua di un precedente contratto di mutuo), su cui il Comune di Torino ha stipulato una garanzia con Delibera C.C. n. mecc. 2006 05570/024, firmata dall’allora assessore Elda Tessore. E ora le banche esigono questi soldi dal Comune, tanto che si vocifera già di azioni legali promosse contro la cassa municipale, perfino esecutive.

Di certo c’è che sul bilancio comunale firmato Appendino, già viziato da un’inchiesta penale e bocciato dai Revisori dei conti, ora pesa un ulteriore debito milionario imprevisto e, soprattutto, sottaciuto>> accusano Montaruli e Marrone, che annunciano “Scriveremo ancora una volta alla Corte dei Conti, che secondo noi non ha il polso completo del livello disastroso del bilancio comunale torinese, e insisteremo per il commissariamento finanziario immediato della Giunta Appendino. Ogni giorno con questi apprendisti stregoni al comando di Palazzo Civico avvicina Torino al baratro”.

COMUNICATO STAMPA