“Non sono un sacco di patate”. In un video su Facebook si sentono queste parole, pronunciate da un ospite della casa di riposo, di proprietà dell’Inps, che si trova in via dei Casali di Torrevecchia. Lui insieme ad altri anziani, una ventina in tutto, sono a rischio sfratto. Secondo quanto riferito, verrebbero trasferiti ai Castelli Romani. Già a breve, ancor prima dello sfratto, potrebbero sia staccare il riscaldamento che togliere la mensa.
La trattativa sindacale
La lettera dell’Inps, di dieci giorni fa, non ha lasciato spazio a interpretazioni: gli ospiti della struttura, entro il 1 dicembre, sono costretti a lasciare l’immobile dove hanno alloggiato negli ultimi venti anni. Una vicenda che non è passata inosservata e che ha fatto scattare subito una trattativa sindacale, come confermato da Antonio Stancampiano (Spi-Cgil): “La comunicazione dell’Inps corrisponde alla realtà. Abbiamo aperto un tavolo che per il momento non ha portato modifiche sostanziali. Ma ancora tutto può succedere”.
La struttura deve essere liberata
“L’Inps ha inviato nelle ultime ore una nuova lettera – ha ribadito Stancampiano – che però ha mantenuto gli stessi punti della precedente. In pratica, viene detto che la sede di via dei Casali di Torrevecchia deve essere liberata perché necessita di ristrutturazione, in quanto è scaduto il rapporto con la ditta appaltatrice”.
Il trasferimento ai Castelli
Nella casa di riposo vivono anziani con un’età che va dagli 80 a oltre i 90 anni: “In principio, a chi non intendeva alloggiare a Monte Porzio Catone, era stato proposto lo spostamento nella struttura di piazza dei Giuochi Delfici. Qui, però, la permanenza era di massimo sei mesi – ha terminato Stancampiano – noi andremo avanti, per evitare l’allontanamento degli ospiti della casa di riposo. In più, è surreale che pure l’Inps si accanisca contro gli anziani”.
O NON LO SAPETE CHE L’INPS. LO FECE MUSSOLINI.??? E’ UN RISIDUATO TOTALITARIO FASCISTA . ORA SIAMO IN DEMOCRAZIA..!!! PER QUESTO SI ADOPERANO A CANCELLARE.!!!