La Commissione europea invierà una lettera al governo italiano mercoledì, dopo la discussione dei commissari sui progetti di bilancio presentati da tutti gli Stati membri, che conterrà richieste non solo di ulteriori informazioni, ma anche di eventuali misure da prendere, a quanto si apprende oggi a Bruxelles. Solo alla fine della riunione si saprà se l’Esecutivo Ue si limiterà alla lettera o se, invece, andrà avanti con il rapporto previsto dall’articolo 126.3 del Trattato sul funzionamento dell’Ue, che stabilisce la procedura per i disavanzi eccessivi (anche in rapporto alla mancata riduzione del debito pubblico). Su questo punto i commissari sono divisi, come sempre, fra la maggioranza (che comprende il presidente, Jean Claude Juncker, e il commissario agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici) favorevole a lasciarsi alla spalle l’infelice stagione dell’austerità e a puntare soprattutto sulla crescita economica, e i sei “falchi” (Katainen, Dombrovskis, Oettinger, Malmostrom, Hahn e Vestager) che continuano a puntare sul rigore, e che vorrebbero inviare all’Italia il rapporto e indicare una scadenza.
In più, questa volta, c’è la ripresa ormai consolidata e diffusa ovunque nell’Ue, anche in Italia, che porta anche le colombe, come il “keynesiano” Moscovici, a spingere affinché siano prese ora le misure di risanamento finanziario che era più difficile (quando non controproducente) realizzare durante la crisi. (askanews)