Nella riunione centrata sulla Libia del consiglio di sicurezza dell’Onu, Angelino Alfano ha spiegato che “il declino dei flussi di migranti è incoraggiante ma non può esserci a spese dei diritti umani”. Parlando nella riunione, da lui presieduta, il ministro italiano degli Esteri ha spiegato che “vogliamo migliorare le condizioni sconvolgenti nei centri per rifugiati e migranti”.
Le sue parole sono arrivate dopo che martedì il responsabile Onu dei diritti umani ha criticato pesantemente la politica migratoria della Ue e il fatto che il salvataggio in mare per portare i migranti in centri di detenzione è inumano.
In generale, Alfano ha detto che “l’accesso umanitario deve essere garantito laddove bisogni basici e diritti umani sono a rischio”. Il titolare della Farnesina ha spiegato che la “Libia non si può permettere di cadere vittima di nuovi conflitti armati” dopo i bombardamenti recenti tra cui quelli vicino a Derna.
Infine, Alfano ha invitato altri Paesi a valutare un ritorno in Libia, dove l’Italia “è stata la prima nazione occidentale a riaprire la sua ambasciata a Tripoli”. L’idea è che “insieme, possiamo ricostruire legami politici, economici e culturali che possono aiutare i nostri amici libici verso la pace, la sicurezza e la stabilità”. (askanews)