La tragedia del decesso del neonato della montagna modenese, venuto alla luce e morto ieri dopo una inutile corsa all’ospedale di Sassuolo, ha suscitato un terremoto politico, al punto che domani l’assessore regionale alla salute Sergio Venturi dovrà rispondere sul caso di fronte alla competente commissione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Lo scrive www.reggioreport.it
La mamma di Pavullo, che ha 35 anni, era alla trentasettesima settimana di gravidanza, ha perso il bambino per il distacco della placenta.
La morte del bambino viene messa in relazione alla chiusura del punto nascite dell’ospedale di Pavullo del Frignano, che ha cessato l’attività su decisione della Regione al pari dei punti nascite di Castelnovo Monti e di Borgotaro.
A ciò, l’assessore obietta che “già ieri l’Azienda sanitaria aveva chiarito come, rispetto alla situazione che si era presentata, fosse assolutamente necessario ricoverare la partoriente in una struttura sanitaria attrezzata per questo tipo di patologia, quale è l’ospedale di Sassuolo. È chiaro quindi- ha aggiunto Venturi- che, anche se non fosse in atto la sospensione dell’attività del punto nascita di Pavullo, sarebbe stato necessario il ricovero a Sassuolo”.
Tace tuttavia sul fatto che, se il punto nascite fosse stato attivo, forse si sarebbe potuto decidere per tempo il trasferimento della mamma, che ora piange il suo bambino.