Terrorismo islamico a New york, arrestato uzbeko di 29 anni

Un uomo ha guidato un furgone per alcuni isolati contromano travolgendo pedoni e ciclisti, sulla pista ciclabile nella parte sud-ovest di Manhattan che affianca la West Side Highway, la superstrada lungo l’Hudson River: almeno otto persone sono state uccise e altre 15 sono rimaste ferite.

L’uomo alla guida del furgone è stato identificato come Sayfullo Habibullaevic Saipov, uzbeko di 29 anni, residente negli Stati Uniti dal 2010. La Cnn riferisce che il terrorista ha gridato “Allahu Akbar” (Allah è il più grande), l’inno di battaglia dei terroristi islamisti.

Vicino al furgoncino bianco usato dal killer di New York sono stati rinvenuti appunti scritti a mano in arabo che indicano lealta’ all’Isis. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti.

I sostenitori di Isis – in una procedura già vista altre volte – hanno subito inneggiato sul web all’attentato di Manhattan, celebrando il killer.

Il capo della polizia di New York, James O’Nell, ha rivelato che il terrorista aveva con se una spara chiodi e un’arma per sparare proiettili di inchiostro. Il killer è stato colpito dalla polizia all’addome per neutralizzarlo prima di arrestarlo. E’ ricoverato in un ospedale di cui il capo della polizia non ha rivelato il nome.

La residenza reale dell’assassino era a Patterson (cittadina del New Jersey con la più alta percentuale di musulmani in America, seconda soltanto a Dearborn, sobborgo di Detroit) dove abitava con la moglie e tre figli e dove, da musulmano osservante, frequentava la moschea. Secondo indiscrezioni la moschea era finita nel mirino nel 2006 del criticato programma di sorveglianza della comunita’ musulmana della polizia di New York interrotto nel 2014.

Lavorava come autista per Uber. Gli esperti di terrorismo jihadista non si stupiscono delle sue origini perché le ex Repubbliche Sovietiche dell’Asia centrale sono un incubatore di mujahiddin dell’Isis: da quella zona provenivano i killer degli attentati a Istanbul e San Pietroburgo.