Roma – Il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto tira a lucido la città per l’arrivo di Maria Elena Boschi e impone alla popolazione il «divieto» di morte per tre giorni: strade pulite, aree off-limits ma soprattutto, dalle pareti del centro dell’hinterland napoletano dovranno sparire i manifesti funerari. Che pare possano turbare l’animo sensibile della sottosegretaria alla presidenza del Consiglio. […]
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Il provvedimento del Comune di Ercolano – che il blog napoletano Napolispia ha diffuso in rete – impone alla ditta che si occupa del decoro urbano di ripulire tutte le strade che si trovano lungo il tragitto che la sottosegretaria Boschi percorrerà con auto blu e scorta per raggiungere l’hotel Miglio d’Oro in corso Resina. L’ordine di servizio è stato trasmesso al comando locale di polizia municipale, che dovrà garantire il rispetto delle nuove disposizioni. La misura che più sta scatenando proteste e indignazione è quella che obbliga la ditta a rimuovere i manifesti funerari.
La rabbia degli abitanti del comune vesuviano è esplosa attraverso i social: da ieri pomeriggio circolano le foto dell’area rossa (destinata al soggiorno della Boschi) con tanto di transenne e divieti di circolazione. Insomma, per tre giorni nella città degli scavi si fermeranno tutte le attività. Morte compresa.