“Questa legge elettorale è una schifezza, diciamolo”, che “presenta evidenti profili di incostituzionalità”. Lo ha detto Massimo D’Alema che è a Palermo a sostegno di Claudio Fava. “Quando una maggioranza di 476 deputati su 630 ha paura del voto segreto – ha spiegato – vuol dire che sono consapevoli che stanno facendo una schifezza, perché quando una maggioranza così grande ha paura dei propri deputati e non dell’opposizione vuol dire che sanno che stanno facendo una schifezza e questa legge elettorale è, in effetti, una schifezza”.
“Questa legge elettorale è una truffa – ha rincarato – un marchingegno che stanno studiando, frutto di un lungo accordo di potere tra Renzi e Berlusconi, mediato dall’ineffabile senatore Verdini”.
“E’ passata anche la terza fiducia? C’è poco da commentare… – le parole di D’Alema – Noi eravamo pronti a votare una legge elettorale che fosse seria di tipo maggioritario, e questa non lo è”.
Poi una stoccata al segretario del Pd. “Non ho mai detto che la legge elettorale sia fascista – ha rimarcato – anche se il primo precedente di legge elettorale con il voto di fiducia fu fatta dal fascismo. E’ un fatto storico, sfuggita all’attenzione di Matteo Renzi. E’ scritto nei libri di storia, basta consultarlo, non fa male”.
D’Alema ha evidenziato che “esiste una direttiva europea che vuole che nei mesi precedenti alle elezioni non si debbano cambiare le leggi elettorali, ma in Italia con i principi democratici ci giocano a pallone”.
“E mi riferisco anche ai patti del Nazareno – ha aggiunto – Renzi ci aveva già imposto una legge che la Corte costituzionale ha dovuto cancellare perché era assurda, sulle orme di De Gasperi, solo che De Gasperi era stato bloccato politicamente, la Costituzione la conosceva bene a differenza di Renzi”.
Quanto alle elezioni, ha detto D’Alema, “presenteremo i nostri candidati in tutti i collegi in contrapposizione con i candidati del Pd e delle destre”. ADNKRONOS