CASTELFRANCO. Un intero treno ostaggio per un’ora di cinque giovani stranieri, visibilmente alterati, che hanno insultato e preso di mira il capotreno ed alcuni passeggeri.
La vicenda è riportata dalla Tribuna di Treviso
È stato svuotato un estintore, sono volati sputi, insulti e minacce ai viaggiatori che cercavano di calmarli. Poi, all’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, c’è stato il fuggi-fuggi generale dei protagonisti. C’è chi si è calato dai finestrini del treno fermo alla stazione di Castello di Godego, chi invece è fuggito dalle porte del convoglio. Un viaggio da incubo, documentato, oltre che dalle testimonianze di alcuni viaggiatori, anche da alcune foto coraggiosamente scattate durante il parapiglia generale.
L’incredibile vicenda è avvenuta sabato sera, sulla linea Venezia-Bassano, tra le stazioni di Castelfranco e Castello di Godego. In treno c’erano decine di viaggiatori, in particolare trevigiani e bassanesi. Erano le 21.30 passate quando il treno proveniente da Venezia è arrivato alla stazione di Castelfranco. Lì un nutrito gruppo di giovani africani, in particolare maghrebini, visibilmente alterati, alcuni con in mano delle bottiglie di alcolici, sono entrati nel treno diretto a Bassano ed hanno subito iniziato a litigare con un giovane. Lo hanno spinto fino in fondo al treno. Del gruppo, cinque erano particolarmente esagitati. Alcuni passeggeri hanno cercato d’intervenire per calmare gli animi, ma l’opera, seppur nobile nelle intenzioni, ha soltanto contribuito ad accenderli ulteriormente.
Un 57enne di Bassano del Grappa, che rientrava con la moglie da una giornata trascorsa alla Biennale di Venezia, testimone di una vicenda “surreale”, come lui stesso la definisce, racconta quello che è successo “perché spero che non si possa più ripetere in futuro un viaggio in treno del genere”.
«Stavo tornando a Bassano con mia moglie dopo aver trascorso una giornata alla Biennale di Venezia», racconta. «Il viaggio è filato via liscio fino a Castelfranco, quando è salito un gruppo di giovani africani, in particolare maghrebini. Erano alterati, probabilmente dall’alcol. Alcuni avevano delle bottiglie di alcolici in mano. […]
Non se ne può più! Che Italia è mai questa? Ma al governo c’è qualcuno che si preoccupi della situazione che ormai è diventata fuori controllo?