https://youtu.be/qhO9ELu9A70
Salgono a 844 i feriti per le cariche della polizia in Catalogna. Lo riferisce il governo catalano. Il ministero degli Interni spagnolo afferma invece che 33 sono gli agenti feriti, 19 tra le file della polizia, 14 della Guardia Civil
Il presidente catalano Carles Puigdemont ha lanciato un appello all’Europa perché cessi di ignorare la crisi catalana e le violazioni dei diritti umani di cui si è resa responsabile la Spagna: “L’Ue non può continuare a guardare dall’altra parte”, ha detto, “abbiamo guadagnato il diritto di essere rispettati in Europa”
https://youtu.be/bqApCroz1FM
“Lo stato spagnolo ha scritto oggi una pagina vergognosa della sua storia in Catalogna”. Lo ha detto il presidente catalano Carles Puigdemont in una dichiarazione dopo il referendum di autodeterminazione
Un’ondata di violenza a senso unico ha attraversato oggi la Catalogna, nel giorno che doveva essere nelle intenzioni del governo di Barcellona quello di una “gioiosa” celebrazione elettorale. E’ stata una giornata da incubo. La polizia spagnola è intervenuta con la forza in centinaia di seggi elettorali per impedire lo svolgimento del referendum di indipendenza catalano. La mossa di Madrid non ha permesso di impedire il voto, come aveva promesso il premier spagnolo Mariano Rajoy, che aveva dichiarato “illegale” il referendum. La maggior parte degli oltre 6mila seggi, dove erano chiamati al voto 5,3 milioni di catalani, ha potuto aprire. Migliaia di persone hanno fatto la coda tutto il giorno davanti ai seggi. Ma la polizia spagnola ha potuto sequestrare molte urne.
“Oggi non c’è stato alcun referendum, è chiaro a tutti”: così il premier spagnolo Mariano Rajoy in diretta tv. “Il nostro stato di diritto mantiene la sua forza e resta in vigore, reagisce di fronte a chi vuole sovvertirlo”, ha aggiunto. ansa