Genova – Il 28 settembre 2017 è la giornata internazionale per l’aborto sicuro e “Non una di meno” torna in piazza contro la violenza maschile e la legge che prevede negli ospedali la presenza di medici obiettori che non praticano l’interruzione di gravidanza.
“Non una di meno” ha pubblicato un video in cui annuncia la manifestazione del 28 settembre e spiega quali sono le ragioni:
“Torniamo in piazza perchè: rifiutiamo la violenza maschile e la sua strumentalizzazione. Rifiutiamo di essere considerate inferiori, deboli, subalterne per natura. È questo che vogliono farci credere nelle corsie degli ospedali, quando schiere di obiettori ci impediscono di scegliere quando, come e se diventare madri. È questo che ci ripetono nelle aule dei tribunali, quando nei processi per stupro diventiamo noi le imputate. È questo che scontiamo senza indipendenza economica, con i salari più bassi dei nostri colleghi, con le molestie sul lavoro, con la cura della famiglia sempre più sulle nostre spalle. È questo che fa della famiglia, della coppia e del luogo di lavoro i luoghi più pericolosi per le donne. Uno stupro è uno stupro, e a stuprare sono gli uomini, al di là della loro nazionalità, provenienza o estrazione sociale. Non accettiamo il ricatto della paura, le strade sicure le fanno le donne che le attraversano. Obiezione Respinta! sui nostri corpi e della nostra vita decidiamo solo noi, donne, trans, queer, migranti e native
28 settembre – piazza dell’ Esquilino dalle ore 18, Porteremo con noi cartelli, parole e musica. Se questa è guerra contro le donne, noi risponderemo. Ve la siete cercata!”.