“VIETATA la manifestazione AVVISO DI SFRATTO indetta da Armando Manocchia per il 12 settembre in piazza Montecitorio.”
Lo dice in una nota Armando Manocchia direttore di Imolaoggi: “Il Questore di Roma, Marino, mi ha notificato il divieto di manifestazione ”.
La vicenda, soprattutto per quello che si legge sulle motivazioni, se non fosse così drammatica e raccapricciante, sarebbe grottesca.
Chi è MANOCCHIA: E’ direttore di Imolaoggi.it una testata libera on line, che si batte h24 contro il sistema e che non fa sconti a nessuno. E’ presidente dell’Associazione “Una Via Per Oriana Fallaci”, nata 11 anni fa con lo scopo di mantenere vive le coscienze che Oriana Fallaci aveva avuto il merito di risvegliare in milioni di persone sull’incommensurabile problema dell’islamizzazione dell’Occidente. Il Signor Manocchia, a parte qualche sanzione di poco conto per il codice della strada, è un ragazzo di 60 anni che non ha MAI messo piede in un Tribunale. E, aldilà di questo, è conosciuto da tutti in Italia e all’estero, come persona perbene, nonché riconosciuto come persona di indiscussa moralità, che si batte da sempre, in Italia e in Europa a favore dei più deboli e contro le ingiustizie. Tante le manifestazioni contro l’islamizzazione e contro la troika, contro la finanza mondialista e il Nuovo Ordine Mondiale. Manocchia è un Patriota, si batte soprattutto per la difesa dell’Italia, della sua sovranità e della sua cultura, della sua civiltà e della sua identità . E tutto ciò che ha fatto, lo ha sempre fatto nel rispetto dei diritti umani e delle leggi sancite nella Costituzione Italiana.
Alla luce della deriva etica, morale, finanziaria, economica, sociale e democratica dell’Italia e con gli Italiani sempre più vessati, offesi, umiliati, depredati, strozzati e vilipesi da una classe politica di incapaci, parassiti, collusi, indagati, rinviati a giudizio, condannati, ladri, corrotti, corruttori e non ultimo traditori, che nel novembre del 2011, abusivamente indemocraticamente, illegalmente, illegittimamente e incostituzionalmente hanno deposto, destituito, un governo eletto democraticamente dal Popolo, sono saliti al potere occupando le Istituzioni dello Stato – in America Latina si chiama Golpe. Per come definirlo in Italia, contattare la Boldrini – ‘giustificato’ dalla più squallida e dannosa figura politica della storia del nostro Paese, il Napolitano, che per assecondare le necessità €urosovrananzionali, fu imposto un governo che ci vendettero come provvisorio a capo del quale fu messa una delle persone più incapaci di questo Paese, ma era uno della Trilateral, è del Gruppo criminale Bilderberg, è un maggiordomo della Troika ed è un servo del NWO. Quindi aveva ed ha i requisiti che, per fortuna, pochi hanno. Dopo di lui, ci è stato imposto l’altro non eletto, Letta; a seguire il bugiardo conclamato e non eletto Renzi e infine Gentiloni, una testa di legno; tutti messi lì da Napolitano, artefice e complice della nostra rovina.
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Il Signor Manocchia in qualità di Cittadino e soltanto di Cittadino in quanto ad tutt’oggi non ha nessuna appartenenza partitica e, a tutt’oggi, è sempre stato contro la violenza ed ha sempre fatto manifestazioni pacifiche, cercando di coinvolgere chi condividesse le sue idee e sue iniziative, emarginando e allontanando sempre, non solo i violenti e i facinorosi, ma pure chi, anche solo a parole, andava oltre il consentito. A testimonianza di ciò ci sono infiniti articoli e post.
Alla luce di questa deriva democratica, il 10 luglio scorso, Manocchia decide di indire una manifestazione di popolo, apartitica, pacifica e autorizzata da svolgersi il 12 settembre in piazza Montecitorio, dal titolo: AVVISO DI SFRATTO A PARLAMENTO E GOVERNO ABUSIVI. La manifestazione è
- AUTORIZZATA perchè è stata presentata regolare comunicazione ai sensi art. 18 T.U.L.P.S. (anche se per ben 3 volte consecutive, fino a che non era stata scritta come voleva l’Uff. di Gabinetto della Questura di Roma).
- PACIFICA perché assolutamente non violenta come è lui stesso e per come lui fa e intende fare le battaglie, e soprattutto con inviti documentabili attraverso video, articoli, e post pubblicati sui social dove fa appello solo persone perbene e dice e scrive che gli eventuali facinorosi che si fossero eventualmente infiltrati, sarebbero stati segnalati alle FF:OO.
- APARTITICA perché a tutt’oggi il Signor Manocchia non ha NESSUNA appartenenza partitica e le persone invitate a parlare nella piazza Montecitorio il 12 settembre sono tutte persone e personaggi della società civile senza nessuna appartenenza partitica.
Detta manifestazione che ha per titolo e tema: AVVISO DI SFRATTO A PARLAMENTO E GOVERNO CHE CI STANNO DEPREDANDO, DESOVRANIZZANDO E DISSOLVENDO e gli slogan sulle locandine con l’immagine del Parlamento e la piazza Montecitorio colma di persone, dicono: 12 settembre ore 15 Piazza Montecitorio AVVISO DI SFRATTO PER PARLAMENTO E GOVERNO ABUSIVO e in basso i questi i diversi slogan su ogni locandina: Appello alla mobilitazione popolare; Per dire basta a soprusi, menzogne ingiustizie e ruberie; Per riprenderci la Sovranità e ripristinare la Democrazia; La difesa della Patria è sacro dovere dei cittadini; Un popolo che non caccia ladri corrotti e traditori è complice; Stringiamoci a coorte siam pronti alla morte l’Italia chiamò, sì!; Una sola arma: la Costituzione. Un solo esercito il Popolo; Se non ci sarai sei parte del problema e non della soluzione; Riprendiamoci le chiavi di casa; In nome di Dio andatevene!; Il Popolo è contro l’imposizione dei vaccini; Il Popolo è contro l’islamizzazione; Il Popolo è contro lo ius soli; Le Civiltà non muoiono per omicidio ma per suicidio.
Alla luce di tutto questi ieri il Signor Manocchia è stato convocato in Commissariato di Imola per vedersi notificare il DIVIETO DI MANIFESTAZIONE. Vedersi VIETARE una manifestazione AUTORIZZATA. PACIFICA. APARTITICA.
Nessuno mi impedisce di manifestare liberamente e pacificamente – dice Armando Manocchia – mi appello alla Costituzione che all’Articolo 17 recita: I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità (e lo abbiamo fatto), che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica (e dove, quali sono i motivi di sicurezza o di incolumità pubblica?). Dovranno arrestarmi per impedirmi un sacrosanto diritto sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nella nostra Costituzione!
Inoltre – prosegue Manocchia – siccome il Questore di Roma Marino fa rifermento a un articolo pubblicato sul mio giornale, mi appello anche all’Articolo 21 che recita: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Nell’atto notificato a Manocchia vengono riportate le motivazioni estrapolate da un articolo pubblicato su Imolaoggi.it dove riporta anche un video sempre di Manocchia, che secondo il Questore Marino metterebbero a rischio la sicurezza e l’incolumità pubblica. Non si capisce questo Questore su quali libri abbia studiato. Leggete le frasi che il Questore riporta sull’atto incostituzionale e anche voi fate le debite considerazioni: “Martedì 12 settembre, dalle ore 15, saremo in Piazza Montecitorio per accogliere i Parlamentari” E poi: “Noi scendiamo in piazza per recapitare a Parlamento e Governo un AVVISO DI SFRATTO ESECUTIVO . Vogliamo che questo 4° governo consecutivo non eletto, quindi golpista o abusivo, e comunque illegittimo e incostituzionale, vada a casa con le proprie gambe.”
E ancora: “Il sepolcro imbiancato, che siede anch’egli abusivamente al Quirinale, DEVE sciogliere le Camere e indire subito ELEZIONI” Infine: Noi Cittadini, il 12 Settembre saremo in piazza Montecitorio e non aspetteremo un solo giorno di più, perchè – aldilà delle nefandezze, che non stiamo ad elencare perchè sono sotto agli occhi di tutti, del ladrocinio, della corruzione, dello sperpero del denaro pubblico, del continuo indebitamento, della continua disoccupazione giovanile e non, del precariato, dell’autoislamizzazione in corso, del cavallo di troia ius soli che trasformerà l’Italia in un Califfato islamico, e non ultimo del TSO dei vaccini, unito alla loro incapacità – non possiamo più accettare che le Istituzioni di quel che resta di questa grande Nazione che solo meno di 30 anni fa era tra le più ricche al mondo, siano rappresentate da parassiti, ladri, corrotti, e traditori della Patria e soprattutto da individui non ELETTI violando così, oltre all’intelligenza della gente, anche la Costituzione.” Questo il link dell’articolo completo: http://www.imolaoggi.it/2017/08/26/12-settembre-avviso-di-sfratto-al-parlamento-intervista-ad-armando-manocchia/
“Anche un analfabeta o un detrattore – continua Manocchia – evince che per VIETARE questa bella Manifestazione di Popolo, a cui hanno aderito centinaia di migliaia di persone, apartitica e non violenta, le motivazioni del Questore di Roma sono strumentali, inconsistenti e a dir poco ridicole. I riferimenti che egli fa alle parole da me dette e scritte, checché lui ne dica, rientrano nella libertà di critica e soprattutto nel sacrosanto diritto di parola, della libertà di espressione e di stampa. E non è certo un Questore a sindacare ciò che io posso o non posso dire.”
“Quindi – prosegue Manocchia – i motivi sono solo e soltanto POLITICI. Anche i sassi sanno che dalla carica dai Questori in su le nomine sono politiche. Ma la verità è un’altra – aggiunge il direttore di imolaoggi – la manifestazione ha ottenuto fin da subito un grande successo di partecipazione e questo dà molto, troppo fastidio al sistema che il Questore evidentemente protegge più di quanto gli competa. Sono già in tantissimi ad aver provveduto per tempo ai biglietti del treno e ad aver prenotato gli alberghi. Manifestazione al di fuori di tutte le ideologie e gli schieramenti politici, ma aperta a tutti: Cittadini, comitati, associazioni, movimenti, partiti e chiunque condivide la necessità di disfarsi una volta per tutte di questa €URODITTATURA golpista e travestita da falsa democrazia che ci sta depredando, desovranizzando e dissolvendo.”
“Ma ciò che mi ferisce e mi umilia – continua Manocchia – ciò che soprattutto mi offende sono le affermazioni del Questore Marino, il quale, non si capisce per quale recondito motivo, accosta la mia persona e la mia manifestazione a quella del Movimento Liberazione Italia di cui ho querelato il presidente circa 20 gg fa per aver fatto di tutto per boicottare la mia manifestazione. Prima, per essersi impadronito arbitrariamente della mia manifestazione, poi, per aver diffuso un documento sui vaccini, dove non entro in merito al contenuto e non giudico il suo diffamare il comitato scientifico a cui si riferiva, ma entro nel merito su ciò che mi riguarda, perché questo documento- su carta intestata del suo partito – terminava invitando la gente a partecipare alla manifestazione del 12 settembre “Avviso di sfratto” (secondo il documento), testualmente: INDETTA IN COLLABORAZIONE CON ARMANDO MANOCCHIA. Infine, costui, quando ha saputo della querela ha indetto una manifestazione copia incolla alla mia, da svolgersi, guarda caso, l’11 settembre, giorno precedente alla mia, con l’unico scopo di dividere i partecipanti e tentare di farla naufragare. Perché l’Uff.cio di Gabinetto del Questura non ha bocciato subito questa pseudo manifestazione? Perchè il Questore parla ora di sicurezza e ordine pubblico a causa di questa manifestazione di disturbo? Perché il Questone non ha capito tutto questo, o perché non sono stato convocato per essere sentito sulla vicenda che si stava delineando? Se il Questore non ha capito il gioco del boicottare la mia manifestazione, il pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, a questo è proprio lui.”
Per mia fortuna – aggiunge infine Manocchia – non conosco questo individuo che circa 40 gironi fa è stato cacciato persino dai FORCONI. Non l’ho mai incontrato nemmeno in luogo pubblico e non ho mai avuto a che fare con lui per nessun motivo al mondo e mai e poi mai ci avrò a che fare – a parte in Tribunale per la Querela sperando che la giustizia faccia il suo corso e che venga perseguito e condannato-. Spero anche che il Questore Marino riconosca di aver fatto un grande errore di cui dovrà rispondere nelle sedi opportune – se non altro quelle politiche. E’ già pronta per essere presentata na INTERROGAZIONE PARLAMENTARE e non è escluso un ricorso alla Corte di Giustizia Europea – perché se alla luce di questa mia spiegazione pubblica – che ripeto, gli avrei potuto descrivere se fossi stato interpellato – la cosa sarebbe ancora più grave di quello che penso e che qui non dico, ma che molti sanno e tanti possono immaginare.”
Armando Manocchia chiude con questo messaggio: “Non è ancora nato chi mi impedirà di manifestare liberamente, civilmente, pacificamente e democraticamente il sacrosanto diritto di esprimere il mio pensiero e il mio dissenso. Mi dovranno arrestare. O probabilmente, ci dovranno arrestare tutti? Ognuno decida per se stesso. Secondo coscienza. Io il 12 settembre sarò in piazza Montecitorio senza se e senza ma”
Nulla da aggiungere, se non la solidarietà di un semplice cittadino.
Che un questore abbia l’arroganza, mista a derisone, di ricordare la possibilità di un ricorso al TAR entro 60 gg ! in un divieto notificato appena una settimana prima dell’evento, quando aveva la possibilità di farlo perlomeno un mese prima, manifesta appieno il degrado delle nostre istituzioni.
Ormai siamo in mano a incapaci sì, ma furbi e prevaricatori difensori dei privilegi di quella cupola di persone (politici, magistrati, funzionari e dirigenti pubblici di ogni ordine e grado, giornalisti come ben descritto da A. Canovari sul Foglio di due anni fa) ) di circa mezzo milione di persone che scrivono, approvano, difendono e propagandano leggi, regolamenti e quant’altro che tengono in scacco e sotto torchio più di metà della popolazione, quella che è costretta finora a mantenere loro ed i loro privilegi.