“Ho disposto, tramite la cooperazione italiana, un finanziamento di un milione di euro a favore dell’Alto Commissariato per i Rifugiati per rispondere all’aggravarsi della crisi nello Stato di Rakhine in Myanmar, dove i ripetuti episodi di violenza, le difficili condizioni socio-economiche e le tensioni etniche e religiose rendono particolarmente complesso il quadro umanitario”, lo ha affermato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano.
L’intervento italiano prevede attività di protezione, assistenza e advocacy a beneficio di circa 40.000 persone, incluse le persone apolidi residenti nell’area e le comunità non musulmane.
In concreto, verranno realizzati progetti utili a promuovere la coesistenza fra le comunità: costruzione di piccole infrastrutture di trasporto e di comunicazione, riabilitazione di strutture comuni (scuole, centri sanitari, piccole dighe, aree di mercato e centri ricreativi), nonché attività per il miglioramento delle opportunità di sostentamento delle categorie più vulnerabili della popolazione.
“Vogliamo contribuire ad evitare che si inneschi una spirale di violenza”, ha aggiunto il ministro Alfano. “L’adozione di politiche di integrazione in un’ottica di sviluppo nel lungo periodo riveste un’importanza fondamentale per sostenere il processo di riconciliazione”.