E’ strage in Nigeria, tre donne kamikaze si sono fatte esplodere all’ingresso di un campo sfollati nel Nord-Est del Paese, uccidendo almeno 28 persone e ferendone altre 82. L’attacco è avvenuto ieri sera nella città di Mandarari, 25 chilometri da Maiduguri, capitale dello Stato Borno ed epicentro delle violenze dei jihadisti di Boko Haram.
Boko Haram ha perso il controllo su ampie zone di territorio intorno al Lago Ciad, ma continua a lanciare attacchi a vie e località strategiche nel Nord-Est della Nigeria, impedendo a forze di sicurezza e a ong di accedere alle popolazioni più vulnerabili. A fine luglio, i jihadisti hanno teso un agguato a una missione dell’azienda nazionale di idrocarburi, costato la vita a 70 persone.
Boko Haram, 20mila morti
Dall’inizio della rivolta di Boko Haram, nel 2009, sono oltre 20.000 le persone rimaste uccise e circa 2,6 milioni quelle costrette ad abbandonare le proprie case. Boko Haram venne fondata 15 anni fa da Ustaz Mohammed Yusuf nella città di Maiduguri, con l’idea di instaurare la sharia nello stato del Borno.