Caro Saviano, non siamo noi la “canaglia razzista”; siete voi la canaglia schiavista

SILENZIO PARLA IL PROFETA
È inutile che vi girate dall’altra parte fischiettando. Ce l’aveva con voi gentaccia da quattro soldi, xenofobi di periferia, volgari populisti dalla provincia profonda.

di Giampaolo Rossi

La “canaglia razzista” di cui ha parlato il Profeta, siete voi. Come chi è il Profeta? Ma allora siete anche ignoranti oltre che razzisti.
Il Profeta è Roberto Saviano, l’intellettuale, il guru, il Maestro Venerabile del Pensiero Collettivo, il dispensatore di parabole politically correct, il puntuale riempitivo dei salottini televisivi di Fazio da 11 milioni di euro (con i soldi vostri). Insomma, lo scrittore di Gomorra, quello per cui l’umanità si divide in due: i criminali da una parte e lui dall’altra.

È inutile che dissimulate, piuttosto sentitevi in colpa e pentitevi, perché se lui dice che siete una “canaglia razzista” vuol dire che lo siete. Perché Saviano è un vip e voi no; Saviano ha ricevuto la solidarietà di Dario Fo e Desmond Tutu e voi neppure quella del vostro vicino quando i Rom vi hanno rubato dentro casa, razzisti che non siete altro; Saviano è uno che quando scrive o parla, tutti rimangono a bocca aperta e fanno: “oooooh l’ha detto Saviano!”. Anche quando dice cazzate iperboliche, tipo che i giovanotti della Ong tedesca che fanno affari con gli scafisti libici, al massimo hanno commesso un “reato umanitario” e quindi hanno fatto bene.
E nessuno che abbia avuto il coraggio di dire: “Oh Saviano, ma che minchia scrivi?”: No, tutti ad applaudire questa cialtroneria indecente scritta sulla pelle degli immigrati che lui si vanta di difendere. Perché Saviano è come il Marchese del Grillo: “io so’ io e voi nun siete un cazzo!”

Per cui se Saviano dice che siete una “canaglia razzista”, vuol dire che lo siete.
E non servirà a nulla spiegare che voi non ce l’avete con l’immigrato, né con il suo colore della pelle, né con la sua religione. Che avete altre cose di cui preoccuparvi: il lavoro che avete perso, le tasse, il mutuo, l’ultima raccomandata di Equitalia con 500 euro di una multa che non avete pagato due anni fa quando, farabutti di destra che non siete altro, siete andati a 71 all’ora dove il limite era a 60.
Ed è inutile spiegare a Saviano che voi siete più accoglienti dei fighetti radical-chic di Capalbio che a lui lo applaudono sempre, ma gli immigrati col cavolo che ce li vogliono vicino alle loro villette, per non turbare l’estetica del luogo.

E che proprio perché vivete nel mondo reale e non in un talk show della Gruber, voi subite sulla vostra pelle questa immigrazione di massa che stanno volutamente riversando in Europa: magari nei quartieri dove non potete più uscire la sera perché in mano a spacciatori nord-africani o alle gang di immigrati o magari semplicemente nella umana paura di chi assiste al radicale stravolgimento dei propri valori simbolici e sociali e a casa propria inizia a sentirsi sradicato esattamente come coloro che arrivano da fuori.
E voi, che non siete intellettuali ma volgari popolani avete capito che questa immigrazione non è sostenibile per le nostre società. Perché nel degrado delle vostre città, nelle nuove povertà che si moltiplicano in Italia, nella disperazione di un Paese che non vede futuro perché loro ce l’hanno rubato, l’ultima cosa che possiamo fare è caricarci il destino di centinaia di migliaia (magari milioni) di disperati che saranno trasferiti qui solo per ingrossare una forza lavoro a basso costo (come stanno già facendo molte cooperative dietro la bugia della solidarietà), nel silenzio di quelli come Saviano.

IL SANGUE INTEGRATO
“Si profila, fenomeno positivo, il meticciato, la tendenza alla nascita di un popolo unico, che ha (…) un sangue integrato. Questo è un futuro che dovrà realizzarsi entro due o tre generazioni e che va politicamente effettuato dall’Europa”.

Questa frase ha lo stesso linguaggio da riduzionismo biologico di chi un tempo predicava la purezza della razza ariana; e questo nazismo al contrario l’ha propagandato Eugenio Scalfari quattro giorni fa sull’Espresso, il giornale dove Saviano lancia i suoi strali contro la “canaglia razzista”.
Meticciato, sangue integrato, popolo unico? Ma cos’è questo se non un razzismo contro gli europei, contro la nostra identità culturale; lo stesso che si trova nel delirio farneticante dei tecnocrati quando preannunciano che se i popoli europei non cederanno al meticciato “degenereranno nella consanguineità”. Roba da matti, e poi i razzisti sareste voi.

Il fatto è che l’immigrazionismo di Saviano e della sinistra italiana è la più ipocrita ideologia del nostro tempo. Ancora peggiore di quel multiculturalismo suicida che sta trasformando le nostre città nell’Eurabia preannunciata dalla Fallaci.
E allora vi accusano di razzismo perché avete capito che il loro buonismo, la loro accoglienza è solo il volto mediaticamente perfetto dello schiavismo del nuovo millennio imposto dal Verbo della globalizzazione di cui loro sono i sacerdoti.

3000 PALLINE COLORATE
Facciamo a Saviano un regalo: questo video di Roy Beck, conservatore e studioso del fenomeno immigrazione. Lui non è famoso come Saviano, anzi è detestato da quelli come Saviano. Ma questo video lo dovete vedere: era il 2010 e in 6 minuti e con tremila palline colorate, Beck ci spiega perché l’immigrazione non potrà mai essere una soluzione alla povertà di queste persone. Al contrario, essa porterà più povertà per loro e per noi.
E con disarmante semplicità Beck spiega perché l’unico luogo dove queste persone possono essere aiutate è nei loro paesi, “dove essi vivono”.

È impossibile che lorsignori tutto questo non lo sappiano; e infatti lo sanno perfettamente. E allora perché predicano l’immigrazione coatta, il meticciato e benedicono e favoriscono l’esodo di milioni di disperati?

UNA MASSA DA SFRUTTARE: NOI E LORO
Lo scopo dell’immigrazione indotta, portata avanti da persone come Soros e dall’élite (di cui in fondo Saviano è il replicante) è proprio questa: generare in Occidente una massa lavoro di sfruttati per la trasformazione del modello di sviluppo nei nuovi processi economici globali; in una prima fase, sottoponendo il sistema ad uno stress da conflitto sociale endemico facendo convivere forzatamente identità culturali irriducibili l’una all’altra (Islam e substrato cristiano, immigrazione africana e cittadinanza europea); il caos permette di imporre legislazioni sempre più restrittive sui diritti civili e sociali e sulla libertà dell’individuo (cosa che sta puntualmente accadendo in Occidente) da parte di Stati sempre meno democratici perché nel frattempo la classe media, fondamento di ogni democrazia, viene azzerata (la crisi della “rappresentanza” ed il fatto che sempre meno cittadini europei vadano a votare è un segnale evidente). L’obiettivo: un modello sociale bidimensionale con sempre più “pochi ricchi e tanti poveri”.
Nello stesso tempo un’élite tecnocratica e finanziaria senza volto né rappresentatività si sostituisce ai governi per modellare un’Europa senza più diritti, né nazioni, né parlamenti sovrani, né identità culturale; questa sarà la base, nel tempo, per far sorgere quella massa “meticcia” (agognata da Scalfari, da Saviano e dai teorici del mondialismo progressista) funzionale al sistema di sfruttamento globale.

Non c’è nessun destino storico in questa immigrazione indotta; è un grandioso esperimento di laboratorio di cui noi siamo le cavie. Hanno bisogno di nuovi schiavi perché quelli che ci sono qui non basteranno; e allora li fanno venire da fuori.
Ovviamente l’accusa di razzismo è poca cosa rispetto a quella di complottismo; per cui preparatevi alla persecuzione del politically correct.

Ma siate certi di una cosa: non siete voi, non siamo noi la “canaglia razzista”. Sono loro la canaglia schiavista.

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