Brescia , 17 lug. (askanews) – “Quel Dna non mi appartiene. Non sono io l’assassino”. Così Massimo Bossetti ha ribadito la propria innocenza davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Brescia che oggi deciderà se confemare o meno la condanna all’ergastolo che gli venne inflitta nel primo grado di giudizio.
Bossetti, che ha preso la parola in aula per una serie di dichiarazioni spontanee, si è definito vittima del “più grande errore giudiziario di questo secolo”, supplicando la Corte di concedergli la super perizia sul Dna. “Se fossi io l’assassino – sono state le sue parole – sarei un pazzo a chiedervi la perizia”. Invece “io non ho mai fatto male a nessuno, non ho mai alzato un dito nè su mia moglie nè sui miei figli. Anche in carcere sono benvoluto da tutti. La violenza non fa per me, non è la mia indole. Non posso marcire in carcere per un delitto atroce che non ho mai commesso”. askanews
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