“La situazione nella Repubblica Democratica del Congo – dichiara l´europarlamentare Mario BORGHEZIO – diventa ogni giorno sempre più drammatica: da tempo le bande di ribelli stanno compiendo indisturbate massacri e devastazioni”.
“Infatti, mentre nella regione centro-meridionale del Kasai, si contano a centinaia le vittime ed i villaggi incendiati dai gruppi ribelli che vorrebbero occupare quella regione famosa per l´estrazione dei diamanti, altri gruppi sono in rivolta nel nord-est del paese, con uccisioni e profughi in fuga, per il controllo delle risorse del luogo, come le importantissime miniere di coltan”.
“Di fronte a questa situazione tragica e foriera di nuovi lutti per quel paese – osserva Borghezio – restiamo sbalorditi nell´apprendere dell´assoluta immobilità della missione ONU presente in forze sul territorio con ben 16.000 uomini, mezzi blindati ed elicotteri che resta inspiegabilmente chiusa nelle caserme e non riesce neppure a garantire la sicurezza nei campi profughi.”.
“Una fra le missioni più grandi e costose delle Nazioni Unite (1,2 miliardi di dollari l´anno) – conclude Borghezio – resta totalmente inerte di fronte alla violenze, come già accadde in Rwanda e a Srebrenica. Sono in primo luogo le vittime a porre senza scusanti alla comunità internazionale questo interrogativo non più rimandabile: a cosa serve l´ONU ?”
On. Mario Borghezio