Il piccolo Charlie deve essere lasciato morire. La Corte europea per i diritti dell’uomo si è pronunciata sul caso di Charlie Gard, il bimbo inglese di 10 mesi affetto da una malattia rarissima e giudicato senza speranza dai medici del Great Ormond Street Hospital di Londra che volevano interrompere ogni supporto vitale. Ora potranno farlo, hanno deciso i giudici di Strasburgo che, dopo aver preso inizialmente tempo sul caso, respingono oggi la richiesta dei genitori del piccolo di tentare una procedura sperimentale negli Stati Uniti.
Secondo la Corte Edu, qualunque ulteriore trattamento danneggerebbe Charlie. E’ più probabile che il bimbo ne tragga “dolore continuo, sofferenza e stress”, si giustificano i giudici, concludendo che “sottoporlo a una terapia sperimentale senza prospettive di successo non produrrebbe alcun beneficio”.
Secondo i sanitari, il bimbo è uno dei 16 pazienti al mondo colpiti dalla cosiddetta sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, patologia ultra-rara che causa un progressivo e inesorabile indebolimento muscolare.
I macchinari che tengono in vita Charlie – riporta la Bbc online – saranno spenti nei prossimi giorni, dopo che l’ospedale avrà parlato con i familiari. Connie Yates e Chris Gard, i genitori del piccolo, avevano intrapreso una battaglia senza tregua per cercare di salvare il figlio, lanciando anche una raccolta fondi per sostenere le spese di trasferimento negli Usa. adnkronos