ROMA, 15 GIU – L’Italia è fra i paesi sviluppati con un tasso considerevole di Neet, adolescenti fra i 15-19 anni che non lavorano, non studiano e non seguono alcun programma di formazione. Il nostro paese – rileva un rapporto dell’Unicef – ha l’11,2% dei Neet contro una media internazionale del 7,1%. Fra l’altro, il 9,7% di questi minorenni vive in famiglie senza lavoro.
In Giappone, la percentuale dei giovani Neet è il 2%, nel Lussemburgo il 2,4%, in Germania il 2,9. Fra i paesi che stanno peggio dell’Italia, la Spagna con il 12,1%, la Croazia con il 12,5 e il Cile con il 12,7%. Secondo il rapporto elaborato su bambini e adolescenti nei Paesi ad alto reddito, che prende in esame 41 Stati dell’Ue e dell’area Ocse, l’Italia si colloca in generale al 24/o posto per nove obiettivi di sviluppo sostenibile. Ricopre una posizione di eccellenza in “Pace, giustizia e istituzioni efficaci” (2/o posto), mentre ottiene il suo risultato peggiore nell’obiettivo “Eliminazione della povertà” (31/o posto). (ANSA)