BRUXELLES – Chi è nato in Europa, dopo la fine della guerra e la caduta del Muro, “ha vinto la lotteria della vita”. E’ il messaggio lanciato dal presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, in un discorso tenuto all’Università Carolina di Praga dove ha ricevuto una onorificenza alla vigilia della Conferenza europea sulla sicurezza. Parlando di solidarietà nella capitale di uno dei quattro paesi del gruppo di Visegrad che rifiutano la redistribuzione dei rifugiati, Juncker ha anche osservato che “chi vuole beneficiare della solidarietà deve essere pronto a dimostrare di dare solidarietà”. “L’Europa è prima di tutto una Unione di popoli e di valori condivisi. Noi crediamo e dobbiamo difendere ogni giorno quelli di pace, democrazia, tolleranza e solidarietà” ha affermato Juncker nel suo intervento, rimarcando che che in Europa “abbiamo i più alti livelli di protezione sociale al mondo e diamo rifugio ai più vulnerabili”.
Juncker ha aggiunto che “siamo una forza positiva globale, che investe in altre parti del mondo, guida la lotta contro il cambiamento climatico e contribuisce a rendere il mondo migliore e più sicuro”.
Guardando al futuro della Ue a 27, il presidente della Commissione ha sottolineato che “la cosa importante” è andare avanti nella stessa direzione “anche se non andiamo tutti alla stessa velocità”. Ha poi rilevato che l’Europa è il posto migliore in cui vivere: “Nascere nell’Europa del dopoguerra, dopo la caduta della Cortina di Ferro significa aver vinto alla lotteria della vita”.
Affrontando poi il tema della solidarietà, Juncker ha affermato che “la solidarietà è uno stato d’animo che è al cuore di quello che è l’Unione Europea”, aggiungendo però che non è una strada a senso unico. (ANSA).