In un articolo sul quotidiano britannico, ‘The Guardian’ rivelato il blocco di un’inchiesta sui finanziatori del terrorismo in Gran Bretagna, tra i quali, e non è una sorpresa, figura l’Arabia Saudita. (lantidiplomatico.it)
Nel suo articolo sul quotidiano britannico, ‘The Guardian’, la giornalista Jessica Elgot, citando l’Home Office, , il ministero degli Interni della Gran Bretagna, ha rivelato che un’indagine sul finanziamento e il sostegno all’estero ai gruppi jihadisti autorizzata da David Cameron non potrà mai essere resa pubblica.
L’inchiesta sui flussi di reddito per gruppi estremisti operanti nel Regno Unito è stata commissionata dall’ex primo ministro e si pensa che si concentrerà sull’Arabia Saudita, ripetutamente accusata dai leader europei come fonte di finanziamento per i jihadisti islamici.
L’indagine è stata lanciata nell’ambito di un accordo con i liberali democratici in cambio di un’estensione degli attacchi aerei britannici contro l’ISIS in Siria nel dicembre 2015.
Tom Brake, portavoce degli affari esteri dei Lib Dem, ha scritto al primo ministro chiedendogli di confermare che l’inchiesta non sarebbe stata tralasciata.
L’Observer ha riferito nel gennaio dello scorso anno che l’unità di analisi sull’estremismo del Ministero degli Interni britannico aveva avuto ordine diretto da Downing Street per indagare sui finanziamenti esteri ai gruppi estremisti nel Regno Unito, con risultati da mostrare a Theresa May, allora titolare dell’Home Office e Cameron.
Tuttavia, 18 mesi dopo, l’Home Office ha confermato che la relazione non era ancora stata completata e ha detto che non sarebbe stata necessariamente pubblicata, definendo i contenuti “molto sensibili”.
Una decisione sul futuro dell’inchiesta sarebbe stata presa “dopo l’elezione del prossimo governo”, ha dichiarato un portavoce dell’Home Office.
Nella sua lettera a maggio, Brake ha scritto a Teresa May: “Il tuo dipartimento è stato uno di quelli che dovevano curare la relazione.
“Non è un segreto che l’Arabia Saudita, in particolare, fornisce finanziamenti a centinaia di moschee nel Regno Unito, sostenendo un’interpretazione molto forte della corrente wahhabita dell’Islam. Spesso in queste istituzioni si diffonde l’estremismo britannico.”
I contenuti del rapporto possono rivelarsi politicamente e legalmente sensibili. L’Arabia Saudita, che è stata una fonte di finanziamento per i predicatori islamisti fondamentalisti nelle moschee, è stata visitata di recente dal Primo ministro, Teresa May.
Lo scorso dicembre, una relazione trapelata del servizio federale di intelligence tedesco ha accusato diversi gruppi del Golfo di finanziare scuole religiose e predicatori radicali salafiti nelle moschee, definendola “una strategia di influenza a lungo termine”.
Il leader di Lib Dem, Tim Farron, ha dichiarato che il governo non ha mantenuto la sua parte dell’accorso fatto prima della votazione sugli attacchi aerei. La relazione deve essere pubblicata quando sarà completata, ha insistito, nonostante la preoccupazione dell’Home Office che le informazioni contenute nel documento sarebbero sensibili.
“Quel approccio miope deve cambiare”, secondo Farron, ribadendo che i nomi dei finanziatori del terrorismo devono essere resi noti.
“Se i conservatori vogliono seriamente fermare il terrorismo sulle nostre sponde, devono smettere di porre ostacoli e riaprire l’inchiesta sui finanziamenti stranieri all’estremismo violento nel Regno Unito”, ha concluso il leader Lib Dem.