“Non c’è allarme sanitario”, si affretta a chiarire il sindaco di Avellino, dopo che si è registrato un caso di tubercolosi che ha colpito un alunno di dodici anni a San Potito, paese dell’hinterland. E’ stato lo stesso sindaco – scrive repubblica – a disporre “in via precauzionale” la chiusura, per un giorno, dell’istituto “per predisporre – si legge in una nota ufficiale dell’amministrazione comunale – la opportuna disinfezione richiesta dall’Asl dopo il caso di tubercolosi di uno studente“.
Nei primi cinque mesi del 2017 si sono già registrati 18 casi di tubercolosi in Irpinia. “Ma preoccupa il fatto che gli ultimi otto casi si siano registrati nel giro di un mese e mezzo”, ha spiegato Acone. A scatenare la psicosi due casi che hanno colpito ragazzi di meno di dodici anni residenti tra San Potito Ultra e Salza Irpina.
Il primario del Moscati chiede un tavolo in prefettura
“Sono soprattutto i migranti a essere colpiti da questa malattia”, ha chiarito il primario dell’ospedale. Nei centri di accoglienza della provincia di Avellino sono ospitati circa duemila profughi