BOLOGNA, 31 MAG – Flussi di denaro per finanziare la Jihad. Sulla base di questo sospetto la Digos e la Guardia di Finanza hanno perquisito nei giorni scorsi alcuni stranieri tra le province di Rimini, Cesena e Ravenna: secondo quanto riferito dal Resto del Carlino, nove, commercianti e piccoli imprenditori nel settore alimentare, sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura distrettuale di Bologna per il reato di associazioni con finalità di terrorismo.
I Paesi di origine degli indagati sono Marocco, Tunisia, Albania e Macedonia. Gli inquirenti sarebbero arrivati a loro al termine di indagini che li collocavano su posizioni dottrinali dell’Islam integralista, in particolare dei salafiti, e seguendo i soldi che partivano dal Cesenate e dal Riminese destinati ai paesi del Maghreb e a quelli ritenuti ad alto rischio terrorismo, come Belgio o Francia. ansa