Ismail Tommaso Hosni, il giovane che ieri sera ha accoltellato due militari e un agente alla stazione Centrale di Milano, è indagato per terrorismo internazionale in un fascicolo aperto dai pm di Milano per fare accertamenti sul suo profilo Facebook e su un eventuale rete di relazioni.
Per l’accoltellamento dei due militari e dell’agente resta a carico di Hosni l’accusa di tentato omicidio (e non di attentato con finalità terroristiche, come sarebbe stato, invece, se si fosse ipotizzato un atto terroristico).
Il pm Alessandro Gobbis, del pool antiterrorismo guidato da Alberto Nobili, ha aperto anche un fascicolo ‘parallelo’ per il reato previsto dall’ articolo 270 bis del codice penale, “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale” per potere fare verifiche sul profilo Facebook ‘Ismail Hosni’ attribuibile al 20enne e su cui sono state postati video e scritte in arabo inneggianti all’Isis. Accertamenti sono in corso anche su eventuali legami del giovane con estremisti islamici
Accoltellatore di Milano lo dobbiamo vedere postato da account tedeschi perchè l’Italia censura le notizie pic.twitter.com/phh0rbI9nu
— James The Bond (@IAmJamesTheBond) 19 maggio 2017
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Il presidente del Senato Grasso – L’aggressione in Stazione Centrale è “una reazione violenta ad un accertamento legittimo. Non bisogna enfatizzare un episodio per evitare di fare qualcosa che tutta Europa ormai sente e che dobbiamo far sentire anche a quella parte che non condivide”. Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, confermando che sarà presente alla marcia immigrofila di Milano.
Grasso, arrivando all’ ospedale Sacco, dove è ricoverato uno dei militari, ha ricordato che l’aggressore “è un italiano” (anche se vissuto in Tunisia fino al 2015) e che, dunque, l’aggressione “ha poco a che fare con la manifestazione”.
Hosni, 20enne italo-tunisino, “è rientrato in Italia dalla Tunisia nel 2015”. A riferirlo agli inquirenti è stato lo stesso arrestato, dicendo “di essere stato in Tunisia fino al 2015“.
Il 20enne era già stato arrestato lo scorso novembre dalla Polfer per stupefacenti” con un’altra persona, poi il 20enne è stato liberato dopo il processo.