“Come presidente volevo condividere con la Russia fatti riguardanti il terrorismo e la sicurezza sui voli di linea, cosa che io ho assolutamente il diritto di fare”. Così Donald Trump replica allo scoop del Washington Post, di fatto confermando di aver messo a disposizione, durante quello che definisce “un incontro ufficialmente previsto alla Casa Bianca”, dei suoi interlocutori russi delle informazioni di intelligence. ansa
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Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che non vale la pena smentire o confermare le accuse di una presunta rivelazione di segreti di stato alla Russia da parte del presidente Usa Donald Trump, perchè la cosa “non ha senso”. “Per noi non è un problema, non ha senso” ha detto Peskov rispondendo a una domanda sull’articolo del Washington Post secondo cui Trump avrebbe condiviso informazioni top secret durante un incontro con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. “Non è una questione da confermare o smentire” ha aggiunto Peskov.(fonte Afp)
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“I giornali americani si possono usare in tanti modi, ma non per leggerli“. Dal ministero degli Esteri russo arriva la replica della portavoce Maria Zakharova, commentando la pubblicazione del Washington Post su segreti di stato svelati al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.”Voi ragazzi avete letto ancora i giornali americani? Non è necessario leggerli. Possono essere utilizzati in modi diversi, ma non è necessario leggerli: non è solo dannoso, ma anche pericoloso” ha aggiunto la portavoce. (askanews)