UE, Mattarella: un futuro dai confini più ampi delle singole nazioni

Più integrazione europea e più solidarietà rappresentano la via italiana per rafforzare l’Unione Europea indicata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto celebrare la “Festa dell’Europa”.

 

“67 anni fa Robert Schuman – ha ricordato Mattarella in una dichiarazione- propose di creare una Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio. Dalla dichiarazione di colui che allora ricopriva l’incarico di Ministro degli Esteri francese prese di fatto avvio il processo di integrazione continentale, che oggi celebriamo nella ricorrenza della Festa dell’Europa. Questa giornata ci offre l’occasione per riflettere insieme sui valori, i risultati e le prospettive dell’Unione Europea. Essa, inoltre, costituisce un invito alle classi politiche europee e nazionali affinché ispirino la propria azione agli alti valori dei padri fondatori delle istituzioni comunitarie (vedi foto sotto). Lo spirito di questi grandi statisti, genuinamente legati ai propri paesi d’origine ma anche capaci di immaginare un futuro dai confini più ampi delle loro singole nazioni, deve continuare a rappresentare per tutti noi un punto di riferimento imprescindibile”.

padre fondatore UE

“In una fase di necessario adattamento della costruzione europea alle nuove ed impegnative sfide che stanno ridisegnando il contesto internazionale, e che includono anche l’uscita dall’UE di uno Stato che ne ha fatto parte per oltre 40 anni – ha evidenziato il capo dello Stato ricordando Brexit- non possiamo dimenticare che il processo di integrazione ha consentito all’Europa di risollevarsi dalle ceneri della seconda guerra mondiale, di stabilire standard elevatissimi di protezione e promozione dei diritti, e di diventare un punto di riferimento a livello globale per le dimensioni della sua economia e la qualità dei suoi prodotti”.

“Questi traguardi – ha concluso Mattarella- sono stati raggiunti poco a poco: ‘L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto’, così recitava Schuman nella sua dichiarazione, evidenziando già allora il carattere progressivo del processo di integrazione europea e il principio di solidarietà quale sua base insostituibile. Una solidarietà in cui il nostro Paese crede fermamente e cui ha sempre ispirato la propria politica europea”. (askanews)