24 APR – Durante il suo viaggio in Egitto di venerdì e sabato prossimi “papa Francesco userà per gli spostamenti un’automobile chiusa, ma non blindata. Così ha voluto”. Lo ha riferito oggi in un briefing con i giornalisti il direttore della Sala stampa vaticana, Greg Burke aggiungendo che la Santa Sede non vive con “preoccupazione” l’aspetto della sicurezza in questo viaggio.
“Viviamo in un mondo dove questo aspetto fa parte della vita – ha osservato -, però andiamo avanti serenamente, come è nella volontà del Santo Padre”. “La sicurezza è un problema anche qui, come lo è anche in Inghilterra, in Francia o negli Stati Uniti – ha sottolineato il portavoce vaticano -. Però il Papa, anche dopo gli ultimi attentati in Egitto, ha confermato la volontà di andare avanti, anche come segno di vicinanza. Non siamo preoccupati”.
A proposito, poi, di quanto faranno le forze di sicurezza del posto, Burke ha ribadito ancora: “Noi non siamo preoccupati, e la loro volontà è di far sì che le cose vadano bene”.
Al termine del primo giorno della sua visita, venerdì 29, visitando nel patriarcato copto-ortodosso il patriarca Tawadros II, papa Francesco ricorderà le vittime degli attentati e i cristiani uccisi in questi anni in un luogo recentemente colpito da un attacco terroristico. I due leader religiosi andranno infatti nella vicina chiesa di San Pietro e Paolo, bersaglio lo scorso 11 dicembre di un attentato terroristico, per una preghiera ecumenica per le vittime. Gli ultimi attentati contro i copti sono avvenuto il 9 aprile scorso, domenica delle Palme, quando kamikaze dell’Isis hanno fatto strage di cristiani copti in due chiese: a Tanta, a nord del Cairo, e ad Alessandria, uccidendo almeno 45 persone. (ANSAmed).