“Il bilancio di previsione 2017 del Comune di Torino, il primo interamente frutto della Giunta Appendino senza scuse ed alibi, è un aborto amministrativo in grado di far drizzare i capelli in testa a qualunque giudice contabile: costruito sulla moltiplicazione dei centri commerciali per incassare oneri di urbanizzazione e sull’esponenziale aumento programmato di multe a carico degli automobilisti, fa dipendere da queste entrate aleatorie ed eticamente discutibili spese vitali per la Città come i contratti di servizio, la manutenzione degli spazi pubblici e le politiche culturali e turistiche, senza contare che il probabile aumento di residui attivi per la difficile riscossione faràa sballare il ricorso già eccessivo alle anticipazioni di tesoreria.
Ma non basta, torna ad aumentare il debito record del Comune di Torino con nuovi mutui stipulati con le banche per decine di milioni di euro versati dai contribuenti come ai tempi di Chiamparino, mentre ancora non si vede traccia di piani di razionalizzazione della spesa pubblica, il cui termine legale scadeva a marzo, nè del piano di dismissione delle società partecipate comunali non strategiche, obbligatoria per legge entro giugno
Insomma, anche con lo stralcio del debito da 5 milioni per l'”affaire” ex Westinghouse, e’ un disastro vero e proprio, soprattutto se imposto a Torino da quelli che un anno fa si impossessavano di Palazzo Civico al grido “onestà”” attaccano Augusta Montaruli (Esecutivo Nazionale FDI-AN), Maurizio Marrone (Consigliere Regionale FDI-AN del Piemonte) e l’on. Gaetano Nastri (Commissario cittadino FDI-AN per Torino), i quali hanno depositato questa mattina presso gli uffici della Procura regionale della Corte dei Conti, insieme ai consiglieri FDI-AN eletti nelle Circoscrizioni torinesi e ai responsabili FDI-AN di quartiere, un esposto per segnalare questa situazione drammatica e chiedere il commissariamento finanziario dell’amministrazione comunale grillina, come previsto dall’art. 148-bis, comma 3 del TUEL.
“Il primo bilancio firmato Appendino, infatti, contiene il peggioramento di tutti gli squilibri economico-finanziari e della mancata copertura di spese, già contestati dalla Corte dei Conti alla precedente Giunta Fassino, con in aggiunta l’ombra della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria, certamente da approfondire: per questa ragione chiediamo che la Corte dei conti fermi senza indugio questi dilettanti allo sbaraglio, i quali, dopo aver tradito quasi tutte le promesse elettorali, stanno portando Torino verso il definitivo dissesto economico” aggiungono gli esponenti di Fratelli d’Italia, che spiegano “Per la debolezza del centrodestra in Consiglio Comunale ed il sostanziale asse del M5S con il PD di Sergio Chiamparino al governo della Regione Piemonte, la battaglia d’aula per fermare questo bilancio assurdo va considerata persa prima ancora di essere iniziata, lasciando alla nostra battaglia cominciata oggi presso la giustizia contabile l’unica speranza di salvezza per l’integrità del Comune del Capoluogo piemontese e delle tasche dei cittadini torinesi. Non a caso siamo l’unica forza politica che ha dimostrato il coraggio di questo passo, slogan a parte”.
COMUNICATO STAMPA – – Maurizio Marrone