Non c’ è verso di cambiare spartito. L’ indomani di ogni attentato terroristico di stampo islamico, i media intonano le solite litanie, si leggono e si ascoltano prediche inutili. Bisogna che l’ Europa – si dice – rimanga saldamente unita e adotti una politica concertata. Occorre favorire l’ integrazione, convincere gli estremisti ad accettare i criteri della democrazia e della convivenza civile. Retorica, parole, bla bla senza costrutto. L’ ultimo Paese colpito dai dementi dell’ Isis è stato la Svezia, un paradiso sociale, ospitale e generoso con gli stranieri, pronto a estendere il proprio ricco welfare a chiunque vi metta piede. Ci si domanda. Perché i barbari di origine mediorientale sono talmente idioti da prendersela con gli scandinavi che li trattano quali principi o almeno fratelli? La logica non ci aiuta a capire. Non si afferrano i motivi per cui un popolo mite quanto quello svedese sia preso di mira con ferocia dai fanatici acefali e buzzurri di Allah. È sciocco perdere tempo in analisi sociologiche, psicologiche, politiche. Con un sistema razionale non si arriva a capo di nulla, e l’ esperienza lo dimostra.
Da anni l’ Occidente subisce violenze da brivido da parte di invasati barbuti, che odiano perfino le proprie donne, e noi bischeri patentati invece di rimandarli a pedate nel sedere nei loro deserti, facciamo di tutto per rabbonirli e placarli, li corteggiamo, rinunciamo alle nostre tradizioni nella speranza che ci accettino. Ma non dovrebbero essere gli islamici, nel momento in cui vengono qui a romperci le balle, e a mangiare a sbafo, ad adattarsi ai nostri costumi allo scopo di essere tollerati? Manco per niente.
Ci facciamo intimidire dai musulmani e ci assoggettiamo ai loro usi medievali per renderci simpatici. Sforzi vani, dato che lorsignori anziché esserci grati ci ammazzano con le bombe, con i kamikaze e ora – nuova moda – con i camion lanciati sulle folle. Prendiamone atto una buona volta e reagiamo secondo convenienza. Smettiamola di tenere aperte le frontiere e di farci intenerire da coloro che si presentano come poveracci, arrivando nelle nostre Patrie con barconi traballanti, poi, dopo aver goduto della nostra pietà, pretendono di insegnarci a vivere e se non impariamo in fretta ci massacrano. Siamo davvero cretini oltre che vili. O mutiamo atteggiamento o saremo sterminati. Iniziamo a sospendere i salvataggi in mare. Al terzo affondamento di carrette galleggianti per scommessa, i disperati non più soccorsi persuaderanno altri a non partire e cesseranno di incanto gli sbarchi.
Fine della occupazione. Per quanto riguarda gli immigrati, non resta che selezionare i peggiori – che conosciamo – e rispedirli con fermezza a casa. Essi non gradiscono gli stili europei? Rientrino nei luoghi da cui sono salpati. Le nostre leggi non ci consentono di arrivare a tanto? Correggiamole. Contro chi ti vuole sgozzare non puoi andare con mazzi di fiori. Meglio il mitra. È più efficace.
di Vittorio Feltri – – – liberoquotidiano.it