Tariffe più alte in cambio di meno servizi. Negli ultimi anni la crisi ha pesato e “l’erogazione di servizi alle famiglie ha risentito delle difficoltà finanziarie degli enti locali che, da una lato, hanno cercato di limitare la spesa e, dall’altro, hanno tentato di accrescere le entrate diverse dai trasferimenti, tra le quali un peso non secondario è legato ai proventi incassati come corrispettivo del servizio offerto”. A rilevarlo è la Corte dei Conti nel rapporto 2017 sul coordinamento della finanza pubblica, evidenziando “una contrazione dell’offerta e un ampliamento dei divari territoriali“.
Ne è esempio il trasporto pubblico locale, settore in cui tra il 2008 e il 2014 si è assistito ad una diminuzione media del servizio superiore al 7% in termini di posti per 1.000 chilometri, “risultato di una sostanziale stabilità nelle regioni settentrionali e di una contrazione del 15% nel Meridione”.