Trento, padre uccide due figli e poi si suicida buttandosi da una scarpata

Ci sarebbero difficoltà economiche alla base del gesto di Gabriele Sorrentino, l’uomo di 45 anni che a Trento ha ucciso due dei suoi tre figli – la terza era in gita scolastica – e poi si è tolto la vita lanciandosi da una roccia.

Alla moglie, laureata in veterinaria e informatrice scientifica aveva raccontato che proprio quel giorno aveva un appuntamento per una compravendita immobiliare invece la verità era che  avevano ricevuto lo sfratto esecutivo per morosità. Da mesi non era più in grado di pagare le rate del “rent to buy”. E sarebbe proprio questo secondo gli inquirenti  il “corto circuito” che ha portato all’esplosione di violenza.

Due bambini sono stati uccisi a martellate in un appartamento a Trento, nel nuovo quartiere delle Albere. Ad ucciderli con molta probabilità è stato il padre, che poi si è gettato da una scarpata.

L’uomo, Gabriele Sorrentino, lavorava a Trento come operatore finanziario. La moglie, Sara Failla, è veterinaria. In passato Sorrentino è stato carabiniere in servizio a Riva del Garda e, prima del congedo, ha seguito un corso per elicotterista a Bolzano. I due hanno anche una terza figlia, di 13 anni, che al momento della tragedia era in gita scolastica.

Il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato ai piedi di uno strapiombo roccioso a Sardagna, località che domina il capoluogo trentino raggiungibile con una funivia. La sua auto era stata ritrovata in precedenza nel parcheggio dell’hotel Panorama, situato nei pressi della stazione di arrivo della funivia.

“Il padre dei due bimbi mi aveva detto pochi giorni fa che stava per firmare il rogito per l’acquisto della casa“. Lo dice un vicino della casa del dramma di Trento. “Apparentemente – prosegue – se uno decide di acquistare casa dovrebbe essere una persona equilibrata e normale”. “Non avrei mai pensato che Gabriele avrebbe potuto fare una cosa del genere, sembravano la famiglia del Mulino Bianco”, dice il vicino di casa. “Qualche volta ci si incontrava sulla strada e Gabriele sembrava una bellissima persona, una persona che adorava i suoi bambini”. ansa