Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha detto oggi che sulla morte dei due pescatori indiani di cui sono accusati dei marine italiani, tra Italia e India resta “una differenza di opinioni che non è stata risolta“.
“Ho spiegato molto francamente al ministro (degli Esteri indiano Mallaiah) Krishna la posizione del mio governo, che è basata sul diritto internazionale”, ha detto Terzi a Nuova Delhi, al termine dell’incontro con l’omologo indiano, come riferito dalla Farnesina.
Il ministro degli Esteri – che ha porto le condoglianze del governo italiano per la morte dei due pescatori – ha spiegato che “tanto i due indiani che i marò sono vittime di una minaccia comune, la pirateria”.
I due marò del battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono stati fermati il 19 febbraio a Kochi, città costiera, nello stato indiano del Kerala, e rimangono agli arresti.
Le autorità indiane li accusano di aver sparato contro pescatori disarmati, uccidendoli, nel corso di quella che per l’Italia era stato un tentativo di attacco da parte di pirati contro la petroliera Enrica Lexie. reuters