Si sono tolti la vita perché non riuscivano più a vivere con il loro guadagno. E lo hanno fatto insieme. Doppio suicidio a Chiavazza, nel biellese: marito e moglie sessantenni sono stati trovati morti impiccati nel garage della loro casa in via Coda. Erano entrambi venditori ambulanti al mercato, ma da qualche tempo con ogni probabilità non riuscivano più, con il loro lavoro, a sopravvivere.
A dare l’allarme è stato il proprietario dell’autorimessa dove i coniugi parcheggiavano il camion. Il fatto che da alcuni giorni nessuno lo avesse spostati ha destato dei sospetti. I cadaveri sono stati scoperti oggi dalla polizia, entrata nella villetta.
La coppia ha lasciato alcuni messaggi (“Perdonateci, siamo sul lastrico”) per spiegare il doppio suicidio, che sarebbe dovuto a motivi economici. La loro casa era in vendita da due anni, e sembra che marito e moglie sognassero di trasferirsi in Toscana per godersi la pensione: due anni fa, raccontano i vicini, la coppia aveva subito un furto in casa, fatto che aveva lasciato un segno profondo soprattutto nella donna.
E’ AMARO DIRE : DOVEVA CHIEDERE L’ASILO E STARE IN SITO DELLLA ACCOGLIENZA.!
LA MORALE DEI RESPONSABILI HANNO LA MANO DESTRA, PER DARE AD ALTRI E CON LA MANO SINISTRA DEL “SIGNORE” PRENDERE A NOI.!
Che dire, non è un caso isolato, ma a chi attribuirne la colpa? È comodo e facile condannare istituzioni e i falsi rappresentanti del popolo assisi in parlamento, bisogna, invece, avere il coraggio di fare autocritica è chiedersi ma l’italiani sono un popolo coeso? E se lo fosse, perché non si ribella? Gli “ignavi” occupavano uno dei tanti gironi dell’inferno dantesco, alla stessa stregua di ladri, assassini e traditori.