Irrefrenabile, determinato a tenere alto il livello di scontro, Recep Tayyip Erdogan è tornato oggi a sparare a zero contro l’Europa e, a parte, contro l’Olanda.
La furia del presidente turco si è abbattuta sulla giustizia europea, accusata di lanciare “una crociata” contro l’islam. Il riferimento è alla Corte di giustizia Ue che giorni fa ha deliberato su due casi di donne musulmane licenziate in Belgio e in Francia per essersi rifiutate di rinunciare al velo islamico al lavoro. Per il tribunale basato a Lussemburgo non si tratta di discriminazione, anche se i casi vanno valutati singolarmente.
Ed ecco il commento infuocato di Erdogan. “La Corte Ue, la Corte europea di Giustizia, stimati fratelli, ha iniziato una crociata contro la Mezzaluna” ha detto in un discorso televisivo, chiedendosi “dove è la libertà religiosa?”. Il presidente turco ha attaccato direttamente anche Rutte, che “ha vinto le elezioni, ma ha perso l’amicizia della Turchia”. Parole durissime, all’indomani del voto in Olanda, arrivato dopo giorni di una pesante crisi diplomatica tra i due Paesi.
Sabato scorso, le autorità olandesi hanno vietato la visita del ministro degli Esteri Nevlut Cavusoglu che voleva recarsi a un comizio in vista del referendum costituzionale del 16 aprile in Turchia. Nei Paesi Bassi vive circa mezzo milione di turchi su una popolazione complessiva di 17 milioni di abitanti ed Erdogan non vuole rinunciare a potenziali elettori a favore della riforma presidenzialista che sarà sottoposta al voto popolare. (askanews)