“Ho poca conoscenza – per fortuna – dei fatti della Curia romana, ma sono certo che un giorno emergeranno gravi responsabilità dentro e fuori il Vaticano”. Così mons. Luigi Negri, ciellino, vescovo uscente di Ferrara, sulla rinuncia al pontificato di Benedetto XVI.
“Benedetto XVI ha subito pressioni enormi”, afferma Negri in un’intervista a Riminiduepuntozero. “Non è un caso che in America, anche sulla base di ciò che è stato pubblicato da Wikileaks, alcuni gruppi di cattolici abbiano chiesto al presidente Trump di aprire una commissione d’inchiesta per indagare se l’amministrazione di Barack Obama abbia esercitato pressioni su Benedetto. Resta per ora un mistero gravissimo, ma sono certo che le responsabilità verranno fuori. Si avvicina la mia personale ‘fine del mondo’ e la prima domanda che rivolgerò a San Pietro sarà proprio su questa vicenda”.
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Quanto al pontificato di Francesco, “l’attualità vede un grande dibattito e molta confusione in tanta ecclesiasticità, viene il sospetto che non siano chiare le linee di comprensione autentica, perché avvalorate dalla tradizione, dell’intero dogma cristiano”, afferma Negri, noto per le sue posizioni conservatrici, ed “è incomprensibile che abbiano trovato accreditamento in Santa Sede personalità equivoche e discutibili”.
Quanto all’esortazione del Papa sulla famiglia, criticata da quattro cardinali che hanno esposto i loro dubbi (“dubia”, in latino) in una lettera aperta, “l’Amoris Laetitia ha bisogno di una specificazione, purtroppo la guida ultima della Chiesa ancora tace”, sostiene Negri, “gli antipapisti di un tempo diventano iperpapisti per proprio uso e consumo”.
Papa Francesco ha nominato successore di Negri, che ha raggiunto l’età della pensione, mons. Giancarlo Perego, sinora direttore della fondazione Migrantes, che entrerà in diocesi il tre giugno. ASKANEWS