Silvana De Mari: “Io contro la Spectre dei Gay. Manuale di autodifesa della famiglia”

video intervista di Claudio Bernieri

Vi amo, topinni gay, ma…” Scrittrice di successo, medico chirurgo e psicoterapeuta, Silvana De Mari, accusata di omofobia dalla lobby dei gay e dalla Santa Inquisizione dell’Utero in Affitto, risponde alle accuse, prima di salire sulla carretta mediatica che la vorrebbe portare alla ghigliottina tra i lazzi dei Gay Pride.. … Ecco i boys, le queen, le lesbo Wanda Osiris, i viados di periferia, i satanisti massoni, i pancho villa sadomaso, i Nosferatu gay con borchie da macho star, i porno anchor men, gli onanisti marxisti leninisti, tra inni misterici alla cacca, pailettes, boa, sculettamenti pro perversione simil Lady Gaga.. Il carnevalone dei Gay Pride.

E la carretta della ghigliottina arranca, sbanda tra i frizzi e gli slogan, tipo “ pederasti satanisti di tutto il mondo unitevi “, “pueblo unido è meglio travestido, e lei, fiera sulla caretta, sorride e va avanti nella sua mission impossibile, lei l’erede di Oriana Fallaci per vendite e clamore, contro il chiassoso mantra del politicamente corretto dei “topini gay” da amare comunque.

L’organizzazione Spectre dei Gay ha però emesso la fatwa: lei non dovrà più “spargere odio” nei confronti degli omosex, e nemmeno più scrivere romanzi di successo e fare la psicoterapeuta. La Spectre dei Gay si sente giustificata nella sentenza dal Vangelo di Pippo, Pluto e Paperino. Quello divulgato da papa Imbroglio. Silvana De Mari sarà pure la scrittrice italiana più venduta all’estero dopo Andrea Camilleri , avrà pure venduto 100mila copie in Italia del suo ultimo romanzo, altrettante in Francia e Usa e 150mila in Germania, ma ora, niet . Lei , colpevole di aver detto: “sono indignata che attivisti Lgbt entrino nelle scuole, pagati con denaro pubblico per dire il falso, ovvero che essere gay è una cosa bellissima” è stata condannata da un tribunale della sharia del Politicamente Corretto.

Sono puri bolscevichi i gay che la vogliono muta. Seppur maccheronica, la santissima inquisizione Lgbt trama nell’ombra contro chiunque osi opporsi alla propaganda gay nelle scuole e negli asili. Le lobby del politicamente corrette vigilano. C’è altro? Forse verrà esposta in una gogna rinascimentale in piazza Montecitorio con diretta su Rainews24? Roba da Mincul-pop.Verrà forse multato chi verrà sorpreso a leggere le sue interviste? Pulotti arcobaleno vigileranno nelle edicole?

Lei ci riceve nel suo studio a Mirafiori.

Punta di diamante della Spectre dei Gay il circolo Mario Mieli di Roma, finanziato dallo Stato e coccolato dai giornaloni: il think thank Lgbt fa propaganda contro la famiglia tradizionale e i figli che vogliono mamma e papà, è il lieto pensatoio di una nuova IV internazionale di satanismo e pornografia che vuole imporre la dittatura del Genitore Uno e Due e i giochini con la cacca.

«Lo sa che diceva il gentiluomo Mieli a cui è intitolata un’associazione che prende soldi pubblici? “Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros”. Era un pedofilo. E noi diamo i soldi a gente che ha fatto sue queste idee. Una follia. Contro la quale vale la pena di battersi”

Il colloquio con la psicoterapeuta scrittrice diventa così un’occasione per elaborare un piccolo manuale di controinformazione, utile per genitori, sacerdoti e terapeuti che non si sentono affatto attratti dalle sirene dei prossimi Gay Pride, dove sfileranno i sindaci laici e progressisti (tra i quali il sciur Sala e la sciuretta Appendino) .

Incitamento all’odio, questa l’accusa dei giacobini gay nei confronti della dottoressa scrittrice. Ormai la lobby impone la sua dittatura nelle scuole, nei media, a Sanremo, al Salone del Libro, all’Expo dell’utero in affitto, nei talent, nelle toilette, nei bordelli: largo ai seguaci del pugno chiuso dentro l’ano, che ha sostituito quello rosso e falcemartellato alzato in aria. La De Mari proclama che i bambini hanno diritto ad avere una mamma? Crucefige, anatema, autodafè. Silenzio da parte di papa Imbroglio. Lotta anale contro il capitale, profetizza Vladimir Luxuria.

Oriana Fallaci è il mio profeta per quanto riguarda l’Islam” lei ci dice candidamente. Tre ore fitte di esortazioni, di citazioni psichiatriche, di vaffa clinici- chirurgici che ora raccogliamo in un piccolo manuale di autodifesa.

L’omosessuale non esiste” spiega la De Mari, “io li amo come esseri umani, come persone, i gay : ma la biologia dice che l’amore è tra uomo e donna, per la procreazione, e che un bambino nato da un utero in affitto avrà complessi e traumi, perché è stato strappato dalla mamma naturale appena nato per essere affidato a due uomini con il pene. Ma la parola mamma deriva da mammella, non da pene.”

«I gay? Sono la nuova razza ariana. Vietato parlar male di loro, vietato criticare, vietato esprimere la propria opinione nei loro confronti. Loro vogliono l’omologazione, il pensiero unico. Vogliono sempre di più. Prima i matrimoni, poi le adozioni. È un contagio. Che se in una classe c’è una ragazza bulimica, stia certo che per contagio psicologico nel giro di poco tempo ce ne saranno altre 5 o sei. E con i gay è la stessa identica cosa.

Se non si definisce l’identità sessuale si confonde il tutto.

San Paolo dice che essere omosessuali è una cosa sbagliata. Ma per i nuovi ariani, leggere San Paolo è un sacrilegio. Ecco, io difendo con queste mie esternazioni il diritto di parola, la mia religione e se vuole anche la libertà di stampa.

Mi sostiene la gente normale che la pensa come me. Che mi dice vai avanti. Sono tanti, sebbene abbiano paura ad esporsi. Ma se facciamo sentire tutti insieme il nostro pensiero, la spallata gliela diamo davvero”.