Riceviamo e pubblichiamo
Buongiorno Direttore.
Premesso che un militare, in quanto tale, va dove gli dicono di andare e – salvo rare eccezioni – fa quello che gli ordinano di fare, spero di non essere fraintenteso per quello che sto per dire. Aldilà delle risibili e cialtronesche affermazioni della solita sciacquetta, piddina o di qualche paci-finto, penso che l’unica riserva che sia lecito e, a mio avviso, anche giustificato, esprimere su quello che fanno le nostre forze armate in giro per il mondo, sia che sarebbe meglio se restassero qua.
Anzichè andare a curare interessi che non sono nostri ma di volta in volta americani, inglesi, francesi o magari, chi lo sa, persino tedeschi, meglio sarebbe infatti se si occupassero – e bene come hanno dimostrato di saper fare in occasione del terremoto o di altre calamità- della guerra che è in corso qui da noi, e da parecchi anni, ma contro i cittadini italiani e dichiarata da diversi governi che si sono succeduti abusivamente.
Anzichè andare a combattere o supportare guerre per conto della Nato, delle Nazioni Unite o ad “esportare democrazia” per ordine degli Obamericani, sarebbe molto meglio ricostruire ponti e cavalcavia, ripristinare linee elettriche….e magari, ma qui sto davvero sognando, già che hanno acceso i motori delle ruspe (che funzionano molto meglio di quelle virtuali dell’immaginifico Salvini) spazzare via tutto il marciume politico-affaristico che si sta mangiando l’Italia.
Sarebbe una di quelle “rare eccezioni” cui alludevo poco fa, nelle quali, per il bene degli Italiani e della nostra povera Patria, le nostre Forze Armate dovrebbero decidere il da farsi con la propria testa e per il bene del proprio Popolo nel rispetto della Costituzione.
Invece vedo da un lato campi base del nostro Esercito posti in località che per noi cittadini è difficile anche solo trovare sul mappamondo, e per perseguire scòpi che francamente nulla hanno a che fare con quelli che sarebbero i loro compiti istituzionali.
Addirittura, vediamo la nostra Marina, adoperarsi ogni giorno per traghettare qualche migliaio di quelli che, oltre a diventare da subito un ulteriore salasso per le nostre tasche, nel giro di poco tempo inizieranno a pensare a come tagliarci la gola.
Ecco, scusami se mi sono dilungato, ma volevo rendere il più chiaro possibile quello che penso in merito a questa spinosa questione: non ce l’ho con i nostri soldati, ma con chi li comanda sono incazzato come una bestia. Buon lavoro.
Guido Preciso
GUAGLIO’… ,,, ,,, IN TALIA E’ UN DOVERE “OBBLIGO” SENZA MERITI.! …
IN CASA D’ALTRI E’ SOLIDARIETA” ECC,,, DA NOI “PAGATA” … I MERITI CHI CE L’HA MANDATI. -!!!