Mortara, domanda di asilo respinta: migranti occupano la stazione

PAVIA, 11 FEB – Una ventina di migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana ha occupato questa mattina i binari della stazione di Mortara (Pavia), bloccando la circolazione ferroviaria per quasi due ore, dalle 8 alle 9,40. Protestavano perché, dopo essersi vista respinta la domanda d’asilo, hanno ricevuto dalla Prefettura la notifica di un atto in cui venivano informati che non sarebbe stato più garantito loro da oggi vitto e alloggio. Non sono obbligati a lasciare il paese, visto che possono fare ricorso, ma non possono più restare nelle due strutture di Mortara in cui erano ospitati, entrambe gestite dalla cooperativa Faber.

I carabinieri sono intervenuti in forze e hanno convinto a desistere i migranti, di varie nazionalità tra cui Nigeria, Gambia, Senegal e Costa d’Avorio. Tutto si è risolto in modo pacifico. Ora gli stranieri identificati (una quindicina, ma qualcuno è riuscito a dileguarsi) saranno denunciati per interruzione di pubblico servizio e manifestazione non autorizzata. (ANSA)

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

“E adesso, questi ex richiedenti asilo – scrive su facebook Paolo Grimoldi, Legariconosciuti come clandestini, si trovano liberi, senza documenti, sul territorio di Mortara, senza più una struttura che li ospiti e senza possibilità di sussistenza. Questa vicenda fotografa il fallimento del modello di accoglienza diffusa impostata dal Governo Renzi e perpetuato dal Governo Gentiloni anche alla luce del pacchetto di misure varato ieri: in Lombardia ci sono più di 23mila richiedenti asilo, il 90% dei quali risulteranno clandestini, e rischiamo centinaia di rivolte come quella di Mortara ogni volta in cui gli verrà notificata l’espulsione. Questi clandestini andrebbero allontanati e rimpatriati, invece sono ancora a Mortara. E da Roma ovviamente nessuno si interessa di loro: non è così che si gestiscono i problemi, chi li ha fatti entrare oggi dovrebbe anche preoccuparsi di accompagnarli fuori dai nostri confini e non scaricarli sui territori. Senza contare che i cittadini hanno mantenuto questi immigrati per due o tre anni, spendendo 1050 euro al mese per ognuno di loro: tutti soldi buttati per niente.”