Completamento del sistema di controllo dei confini della Libia per arginare il flusso di immigrati clandestini, che poi si riversa sulla rotta del Mediterraneo verso l’Italia. Ma anche supporto tecnico agli organismi libici incaricati di contrastare il traffico di esseri umani e finanziamento italiano ed europeo ai centri di accoglienza in Libia: questi i punti salienti del Memorandum d’intesa firmato a Roma dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dal presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al Serraj.
Si fa quindi riferimento allo “adeguamento e finanziamento dei centri di accoglienza già attivi (…) usufruendo di finanziamenti disponibili da parte italiana e (…) dell’Unione Europea”. La parte italiana contribuisce anche con la fornitura di medicinali e attrezzature mediche per i centri sanitari di accoglienza. Si menziona inoltre l’impegno alla “formazione del personale libico” nei centri.
Infine, entro tre mesi da oggi, l’impegno a creare una “visione di cooperazione euro-africana più completa e ampia, per eliminare le cause dell’immigrazione clandestina, al fine di sostenere i Paesi d’origine”.
Le due parti formeranno infine un “comitato misto” per verificare i risultati. L’Italia, si legge all’art.4, ” provvede al finanziamento delle iniziative menzionate in questo Memorandum o di quelle proposte dal comitato misto indicato nell’articolo precedente senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato italiano rispetto agli stanziamenti già previsti, nonché avvalendosi di fondi disponibili dall’Unione Europea”. ansa
Egregio Gentiloni.
E’ difficile per me considerare la Libia uno stato Estero.io mi sono diplonato sotto il Fascisno . e dalle elementari in poi la storia delle “colonie” ecc… ecc…fino al punto non ricordo in quale anno . la Libia venne considerata territorio nazionale. – Qui mi fermo ! Al mondo ci sono sempre dei malavitosi